Con le requisitorie del pm della Dda, Stefano Castellani, accompagnato in aula dai colleghi Valerio Longi e Anna Maria Loreto, è ripreso questa mattina mercoledì 9 settembre al Tribunale di Aosta il processo Geenna sulle attività di una presunta 'locale' di 'ndrangheta in Valle.
Arrestato il 23 gennaio 2019 con altre 16 persone, in carcere per sette mesi e poi ai domiciliari, tra gli imputati c'è Marco Sorbara, consigliere regionale sospeso (Uv) già assessore alle Politiche sociali del Comune di Aosta. Sorbara è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa insieme a Monica Carcea, ex assessore al Comune di Saint-Pierre (sciolto nell'ottobre scorso per infiltrazione 'ndranghetista a seguito della relazione della Commissione antimafia). Sono invece imputati di associazione per delinquere di stampo 'ndranghetista - e quindi di essere membri del locale di Aosta - Antonio Raso, titolare della pizzeria 'La Rotonda'; Nicola Prettico, consigliere comunale ad Aosta sospeso e Alessandro Giachino, dipendente del Casinò di Saint-Vincent.
Al suo arrivo a piedi a Palazzo di Giustizia, questa mattina, accompagnato dai fratelli Cosimo e Sandro - avvocato aostano che lo assiste insieme ai colleghi Raffaele Della Valle, Andrea Balducci e Corrado Bellora - Marco Sorbara è stato accolto dagli applausi e dalle grida di sostegno di una ventina di persone assiepate sul marciapiede di fronte al Tribunale, alcuni dei quali suoi vecchi compagni della squadra di hockey in cui il politico aveva a lungo giocato. Tra loro anche il consigliere comunale (Gruppo misto) Vincenzo Caminiti.
Poco distanti, parenti e amici di altri imputati attendevano tra sorrisi e battute d'incitamento l'arrivo dei furgoni cellulari della Penitenziaria con a bordo i loro congiunti.
Nel frattempo sono arrivati in Tribunale anche i magistrati della Direzione distrettuale antimafia e alcuni sottufficiali dei carabinieri di Aosta che hanno svolto le indagini di 'Geenna': incuranti della 'claque' sono saliti al terzo piano dov'è iniziata l'udienza. Dopo le requisitorie dei pm, il giudice Gramola dovrà dare la parola alle parti civili. Domani giovedì 10 settembre sarà la volta delle arringhe difensive.
In avvio di udienza, i pm della Dda hanno depositato la sentenza con la quale è terminata con 12 condanne ad altrettanti imputati l'udienza preliminare a Torino il 17 luglio scorso per le vicende di Geenna legate principalmente al traffico di droga e ai rapporti con il mondo politico-imprenditoriale in Piemonte.
Il pm Castellani ha iniziato - annunciando una requisitoria di circa tre ore - ripercorrendo i passi salienti di alcune inchieste condotte in Valle d'Aosta negli ultimi trent'anni e le sentenze dei processi 'Hybris' e 'Tempus Venit' che, per l'accusa, dimostrano il radicamento di almeno due 'ndrine calabresi in Valle d'Aosta.
"Almeno dagli anni Ottanta è presente in Valle un 'locale' di 'ndrangheta - ha sottolineato Castellani - che opera sistematicamente nel tessuto sociale e politico della Valle d'Aosta e mantiene rapporti con le istituzioni; questa regione non può essere considerata un territorio vergine, anzi è tutt'altro".
Qui l'arrivo di Marco Sorbara a Palazzo di Giustizia