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AMBIENTE | 14 agosto 2020, 21:43

Saint-Nicolas: Nuovi punti informativi per promuovere il territorio

Gli spazi dovranno fornire, si legge nella delibera comunale, "adeguate informazioni sulle proposte turistiche del territorio, supportando al contempo l'organizzazione dell'offerta degli operatori locali"

Saint Nicolas (Alessandro Guida)

Saint Nicolas (Alessandro Guida)

La giunta comunale di Saint-Nicolas ha individuato gli spazi per la creazione di punti informativi territoriali nell'ambito del progetto denominato di promozione partecipata 'Gran Paradiso: dai valore alla natura!', finanziato dal Programma investimenti per la crescita e l'occupazione 2014/2020 - Fesr.

Davide Sapinet, sindaco di Saint Nicolas

Si tratta del Musée Cerlogne in frazione La Cure e dei locali che ospitano le attività del Centre d'etudes francoprovencales René Willien (nel palazzo comunale). Questi spazi dovranno fornire, si legge nella delibera comunale, "adeguate informazioni sulle proposte turistiche del territorio, supportando al contempo l'organizzazione dell'offerta degli operatori locali".

"Noi facciamo parte delle Aree interne - spiega il sindaco, Davide Sapinet -, una strategia nazionale che ci ha permesso di avere delle opportunità a livello scolastico, come ad esempio le insegnanti di madre lingua inglese nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria. Inizialmente il progetto Aree interne prevedeva delle iniziative in ambito di istruzione, sanità e trasporti. Su sanità e trasporti ci sono in atto delle idee e dei progetti che verranno sviluppati. E poi si è aggiunta questa opportunità che prevede, nel nostro Comune, a Rhêmes-Saint-Georges e Valgrisenche, di avere delle figure che fungono un po' da ufficio informazione e gestione delle esposizioni".

"Per noi - sottolinea il primo cittadino - è un aspetto molto importante perché da sempre i comuni hanno dovuto provvedere da soli a questo servizio, importante da punto di vista turistico. Il problema per un Comune come il nostro è che fare assunzioni a tempo determinato per eventuali addetti alle mostre non è sostenibile. Negli anni passati siamo riusciti a coprire queste figure tramite volontariato ed altre forme, che però adesso non sono più applicabili".

"Il progetto - spiega Sapinet - si sviluppa su due stagioni turistiche, l'attuale e la prossima. Da qui la scelta di limitare a un terzo le disponibilità orarie per quest'anno, in modo da tenersi una maggiore disponibilità per l'anno prossimo, quando speriamo presentare un calendario di eventi (l'attuale è limitato dalla pandemia) all'altezza della nostra tradizione".

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