CULTURA - 06 agosto 2020, 10:30

La Presidente Marta Cartabia ospite illustre di Valpelline

Prossimo appuntamento: martedì 11 agosto con Manuela Lucianaz, autrice del libro L’età dell’oro. Sempre nella sala Polivalente dell’ex-centralina, ore 21

La Presidente della Corte  Costituzionale, Marta Cartabia

La Presidente della Corte Costituzionale, Marta Cartabia

Intanto una curiosità sulla partecipazione della Presidente della Consulta alla serata degli Amici dell’Abbé che si è tenuta martedì 4 agosto a Valpelline; a raccontarla sono gli organizzatori degli appuntamenti.

"Sapevamo che  la Presidente era una fedele frequentatrice del nostro territorio, ma non avevamo  riferimenti precisi quindi abbiamo seguito il percorso istituzionale scrivendo  direttamente alla segreteria della Consulta. Come è successo alla Presidente in  occasione della chiamata di Napolitano per offrirle il posto da Giudice alla Corte Costituzionale, anche noi siamo stati favorevolmente colpiti dal ricevere una risposta  affermativa direttamente dalla Consulta pochi giorni dopo la nostra proposta. Da lì è  poi partito tutto l’iter per arrivare alla conclusione dell’operazione di martedì sera".

Enzo Blessent intervista la Presidente della Corte  Costituzionale, Marta Cartabia

Il resto è cronaca. Com’era prevedibile l’incontro con la Presidente della Corte  Costituzionale, Marta Cartabia, ha fatto registrare il tutto esaurito a Valpelline.  Ad intervistare la Presidente della Consulta è stato Enzo Blessent, vicepresidenti  dell’Associazione, con argomenti che spaziavano dalla nascita delle Corti  Costituzionali in Europa e nel mondo al rapporto, spesso conflittuale, che la Corte è  chiamata a derimere tra Stato e Regioni, passando ad una conversazione più  personale sul percorso formativo e professionale della professoressa Cartabia fino alla spiegazione del “come” fu chiamata a diventare Giudice Costituzionale. 

"Fu una chiamata a sorpresa.  Non mi aspettavo certamente che dall’altra parte del  telefono ci fosse l’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Mi invitava  cordialmente ad incontrarlo perché voleva parlarmi. Come si fa a rinunciare ad un  simile invito? Ma non sapevo proprio il motivo. Era il 2011 e quando ci incontrammo  mi spiegò la sua idea. Non so perché avesse pensato a me. Diciamo che, in quel  momento, non c’era nessuna donna Giudice alla Consulta. Forse, vista anche la sua  attenzione per la questione femminile, questa poteva essere una prima motivazione.  Poi scoprii che, forse, poteva essere stato utile anche il mio percorso professionale di  studio e di ricerca sui temi della giustizia a livello di organizzazione europea. Fu così  che entrai nella Consulta".

Tante le domande poste durante la serata. Una di queste riguardava il numero  (ritenuto forse eccessivo) dei componenti la Consulta italiana rispetto ad altre Corti  europee e mondiali. Per una popolazione di poco più di 60 milioni di abitanti in Italia  la Corte può contare su 15 giudici. In America gli abitanti sono 300 milioni e i giudici  soltanto 9.

"Non è una questione di mero rapporto numerico – ha detto la Presidente Cartabia - anzi, da questo punto di vista direi che più Giudici ci sono e più è garantita una valutazione finale frutto di ampio e utile confronto. Eppoi non è facile comparare realtà con modalità operative diverse. Negli Stati Uniti i Giudici Costituzionali  possono decidere quali dossier seguire e demandare ad altri Giudici territoriali la  presa in carico di altre problematiche. In questo senso più è alto (fino ad un certo punto) il numero di giudici, più è utile anche quello spazio interpretativo che ogni  singolo componente può apportare nella valutazione dei singoli casi di esame".

Alla fine il sindaco di Valpelline, Maurizio Lanivi (nella foto), e il Presidente degli Amici dell’Abbé, Edi Busana, hanno consegnato alla Presidente un pensiero in segno di  ringraziamento per aver accettato l’invito: un quadro e un Tatà in ceramica.

red.spe.

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