“Follioley si cimenta nel gioco delle tre carte, cinque anni fa si era chiesto al Sindaco, in qualità di responsabile politico del Servizio Idrico Integrato nella Giunta dell'Unité Mont-Rose, nonché vice presidente, a quanto sarebbero ammontati i costi operativi e gestionali dell'impianto di depurazione acque reflue fognarie a servizio dei comuni di Bard, Hône, Donnas, Pont-Saint-Martin, Perloz, che si sarebbe costruito nel comune di Donnas”.
Annalisa Fantolin, Lea Costabloz, Paola Dalle
E’ dura, quanta è sentita, la preoccupazione manifestata in una nota dal gruppo di minoranza, Libertà e Partecipazione nella quale si legge ancora che si tratta di “costi che anche i cittadini di Donnas avrebbero dovuto coprire integralmente in tariffa e che, sommati agli attuali, che già oggi rendono la nostra componente tariffaria la più cara della Valle d'Aosta e tra le più care d'Italia, avrebbero causato ulteriori danni economici ai cittadini e al sistema produttivo locale. Oltremodo si erano presentare diverse proposte concrete per ridurre fin da subito i costi delle bollette, poi rimaste inascoltate”.
I consiglieri di minoranza fanno sapere che il Sindaco, nel rispondere alle sollecitazioni “aveva replicato dicendo che a suo parere ‘non è un spesa eccessiva, la gente spende molto di più per il telefonino o per Sky’”. La perplessità del gruppo sono dettate anche dal fatto che il progetto per l'impianto di depurazione intercomunale ha più di venti anni. I consiglieri contestano poi al sindaco di non aver voluto convocare “una assemblea pubblica per informare i cittadini su quanto stava accadendo e sulle scelte che inevitabilmente sarebbero ricadute sulle spalle di tutti noi, la risposta del sindaco era stata stringata: al momento non è previsto alcun tavolo di confronto con la cittadinanza”.
Oggi, dal punto di vista dei cost riportati dal gruppo di opposizione, “la situazione è drammatica”; in soli 5 anni il costo annuo della bolletta per le famiglie di Donnas (calcolato sul consumo di 200 mc/a fonte Istat) è passato dai 306,00€ del 2015, ai 433,00€ del 2020, un aumento del 41,5% pari a +127€. Con rincari record anche per la zootecnia e le attività produttive. Ciò nonostante, il Sindaco non ha voluto nuovamente rispondere.
“Eppure – si legge nella nota dei consiglieri Fabio Marra, Annalisa Fantolin , Dalle Paola e Lea Costabloz - da quando è stato affidato l'appalto, 2 anni fa, è stato certificato che il futuro impianto servirà 20.000 abitanti, quasi quattro volte il necessario, ed i futuri costi operativi e gestionali del mega impianto, senza ancora contare i costi della rete di adduzione, ammonteranno presumibilmente a 1.245.656€, ciò porterà a raddoppiare gli attuali costi di gestione del servizio idrico, da coprirsi mediante tariffa, che ammontano a 1.260.069,25€, conseguentemente quando tutti questi costi finiranno in tariffa, le bollette per le famiglie di Donnas (calcolato sul consumo di 200 mc/a) arriveranno a cifre vicine ai 1.000€. Eppure nessun ripensamento o strategia alternativa. Questa rappresenta certamente una pesante eredità che la prossima amministrazione dovrà risolvere”.