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FEDE E RELIGIONI | 30 giugno 2020, 18:00

Domani mercoledì 1 luglio Précieux Sang du Seigneur

Dio non vuole che tu senta sensibilmente il sentimento della fede, speranza e carità, né che tu ne goda, se non quanto basta per servirsene nelle occasioni. Ahimè!, quanto siamo felici di essere noi tenuti sì strettamente dal nostro celeste tutore! Non dobbiamo fare altro che ciò che facciamo, cioè amare la divina provvidenza ed abbandonarci nelle sue braccia e nel suo seno. No, mio Dio , io non desidero maggior godimento della mia fede, della mia speranza, della mia carità, solo per poter dire sinceramente, quantunque senza gusto e senza sentimento, che vorrei piuttosto morire che abbandonare queste virtù. (San Pio da Pietrelcina)

Domani mercoledì 1 luglio Précieux Sang du Seigneur

Le Messager Valdotain ricorda mercoledì 1 luglio Précieux Sang du Seigneur

La Chiesa celebra Beato Antonio Rosmini Sacerdote e fondatore

Antonio Rosmini nacque a Rovereto (Trento) nel 1797, da una nobile famiglia. Abbracciò la vocazione ecclesiastica e studiò diritto e teologia all'Università di Padova. Ordinato sacerdote nel 1831, ritornò a Rovereto dove trascorse alcuni anni dedito agli studi. Nel 1828 fondò a Domodossola l'Istituto della Carità, composto da religiosi sacerdoti e fratelli, e cinque anni dopo avviò il cammino delle Suore della Provvidenza. Nel 1830 pubblicò il suo scritto filosofico più famoso, «Nuovo Saggio sull'origine delle idee», nel quale sosteneva che l'essere è la forma originaria della mente ed è impressa nell'uomo da Dio. Riteneva così di aver trovato un punto fermo sul quale edificò un originale sistema di pensiero che rilanciava la visione cattolica del mondo con un linguaggio e un metodo più consoni ai tempi. Rosmini guardava inoltre con crescente attenzione alle vicende che portarono all'unità d'Italia. Nel 1849 venne incaricato dal governo piemontese di una missione a Roma presso Pio IX. Il Papa lo accolse benevolmente con la promessa di una sua imminente nomina a cardinale, sfumata a causa dell’inizio delle guerre d’indipendenza. In Italia, intanto, si moltiplicavano gli attacchi contro di lui, sia da parte di alcuni cattolici, sia dagli anticlericali. Rosmini si ritirò allora a Stresa dove trascorse gli ultimi suoi anni e dove morì nel 1855. Dopo un lungo periodo in cui i suoi scritti erano stati condannati, si riconobbe la loro ortodossia; in tal modo, fu possibile proseguire la sua causa di beatificazione. Don Antonio Rosmini è stato beatificato a Novara il 18 novembre 2007, sotto il pontificato di papa Benedetto XVI. I suoi resti mortali sono venerati nella cripta del Santuario del SS. Crocifisso a Stresa. La sua memoria liturgica, per l’Istituto della Carità, le Suore della Provvidenza e le diocesi di Novara, Biella e Trento, cade il 1° luglio, il giorno esatto della sua nascita al Cielo.

Il sole sorge alle ore 5,32 e tramonta alle ore 21,24

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