Da una parte il Governo nazionale, che ne mantiene la chiusura, dall’altra l’Assessore Certan, che ventila l’ipotesi di un ritorno a maggio. C’è addirittura chi paventa una frequenza volontaria, come dichiarato dal capogruppo Morelli nella riunione della II Commissione consiliare.
Questo susseguirsi di notizie non fa altro che generare caos e confusione sull’intero sistema di istruzione regionale. La Valle d’Aosta non ha più bisogno di annunci, ha bisogno di certezze. Se qualcuno intende fare riflessioni a voce alta in questo momento particolarmente delicato per la nostra Regione, forse è bene che si ricordi il ruolo pubblico che ricopre e la conseguente necessità di pesare ogni parola e di usarla “cum grano salis”.
Inoltre, sono già così incomprensibili e confusionarie le comunicazioni che arrivano da Roma e non c’è quindi alcuna necessità che i membri della Giunta regionale aggiungano altro caos a quello già esistente.
Invitiamo quindi il Governo valdostano e tutta la ex maggioranza a riflettere maggiormente in silenzio e a confrontarsi con il Consiglio e con i valdostani solo quando avranno raggiunto qualche certezza.