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Le Messager Campagnard | 16 aprile 2020, 13:58

Il senatore Lanièce chiede più attenzione all’agricoltura di montagna

RESTIAMO A CASA – L’agricoltura di montagna è oggi quella maggiormente esposta ai venti della crisi che sta per investire anche questo settore. Per questo occorre un’attenzione dedicata, con misure forti, a cominciare da quelle per garantire l’imminente stagione di raccolta

Albert Laniece

Albert Laniece

L’informativa in aula della ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova ha dato l’opportunità al senatore della Valle d’Aosta, Albert Lanièce (Uv),  vicepresidente del Gruppo per richiamare l’attenzione sull’agricoltura di montagna.

“Nel Cura Italia - ha sottolineato il senatore valdostano - il nostro gruppo ha presentato una serie di ordini del giorno sulla ripartenza del settore che chiediamo si tramutino quanto prima in specifiche norme”, ha detto aggiungendo: “Serve, soprattutto nei nostri territori, favorire l’accesso della manodopera, garantendo naturalmente la massima sicurezza dei lavoratori. Per questo bisogna rivedere la normativa che disciplina i soggetti”.

 Allo stesso tempo, attraverso incentivi fiscali e contributivi, si deve favorire l’assunzione di precettori di reddito di cittadinanza, di pensionati e di lavoratori in cassa integrazione.

“Non dimentichiamoci - ha aggiunto Lanièce - che l’agricoltura dei territori alpini svolge una preziosa funzione contro lo spopolamento dei territori e nel contrasto al dissesto idrogeologico. Anche per questo occorrono misure straordinarie, impegnandosi anche per quella semplificazione burocratica e delle norme che da sempre rappresenta un ostacolo alla vita delle piccole e piccolissime imprese”.

Per il senatore valdostano “bisogna fare però presto perché i raccolti non aspettano di certo i tempi della burocrazia e, soprattutto, non possono sopportare l’assenza di lavoratori e di manodopera”.

La ripartenza del settore è fondamentale anche per scongiurare un aumento dei prezzi su beni di primaria importanza.

red.pol.

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