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Chez Nous | 02 aprile 2020, 08:00

Gli schettino sono ovunque

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Gli schettino sono ovunque

E’ bastato che il Presidente della Regione, Renzo Testolin, segnalasse cosa succede in tanti posto di lavoro che da destra a sinistra c’é stata una levata di scudi contro una presunta lega maestà. Nella sostanza Testolin ha detto che c’è chi, tra gli operatori socio sanitari delle  microcomunità valdostane, si tirato indietro evidentemente per motivi di opportunità, e di preferire non presentarsi al lavoro. Sono scese in campo le truppe cammellate capitanate da chi rivendica solo diritti e per nulla rispetta i doveri.

Renzo Testolin non ha detto nulla di marziano e ha fatto bene a farlo perché è proprio nei momenti di emergenza che c’è chi pensa più a propri diritti e poco ai diritti degli utenti.

E’ inutile chiedere che faccia i nomi e li segnali alla Procura. Renzo Testolin è il presidente della Regione non è il vigilantes di chi ha in appalto i servizi alla persona. E’ evidente che la situazione nelle microcomunità è sfuggita di mano; i troppi morti ed pochi tamponi paiono evidenziare che il coronavirus si è diffuso in maniera vertiginosa.

Ma è altrettanto vero che c’è stato chi per panico o per stress ha ceduto ed il medico di famiglia ha prescritto il riposo. Ma è altrettanto vero che altre figure sanitarie da settimane sono in prima linea a combattere il coronavirus.

Ovunque c’è chi si sottrae al proprio lavoro. E succede anche nelle strutture sanitarie. E’ chiaro che chi tradisce la missione fa male alla comunità e ai colleghi. Gli schettino ci sono ovunque ed è un errore volerli difendere generalizzando. Il presidente Testolin ha fatto riferimento a quei schettino che hanno messo in difficoltà i colleghi e le strutture; non la categoria.

Prima di rivendicare diritti è doveroso rispettare i doveri. Prima di chiedere rispetto per i propri diritti è doveroso rispettare quelli degli utenti.

L'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel commentare situazioni analoghe a quelle che si registrano in Valle ha detto: “Oggi tutti coloro che svolgono un servizio di pubblica utilità nelle strutture sanitarie devono essere in campo per svolgere la professione che hanno scelto; è un dovere. Altrimenti non si può che essere definiti irresponsabili, cattivo esempio di un atteggiamento non coerente con l'impegno che il Paese chiede a tutti in questo difficile momento".

piero.minuzzo@gmail.com

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