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FEDE E RELIGIONI | 26 marzo 2020, 00:10

Oggi giovedì 26 marzo saint Emmanuel sainte Lare

STIAMO A CASA - “La ricerca del potere ad ogni costo porta ad abusi e ingiustizie. La politica è un veicolo fondamentale per costruire la cittadinanza e le opere dell’uomo, ma quando, da coloro che la esercitano, non è vissuta come servizio alla collettività umana, può diventare strumento di oppressione, di emarginazione e persino di distruzione”. (Papa Francesco)

Oggi giovedì 26 marzo saint Emmanuel sainte Lare

AGENDA DEL VESCOVO DI AOSTA MONS. FRANCO LOVIGNANA

Mercoledì 25 marzo
Vescovado - mattino
Udienze
Cappella del Seminario Maggiore - ore 18.00
S. Messa - senza partecipazione dell'assemblea - trasmessa in diretta
su Radio Proposta in Blu per la quarta Stazione quaresimale
Domenica 29 marzo - V di Quaresima
Cappella del Seminario Maggiore - ore 10.00
S. Messa - senza partecipazione dell'assemblea
trasmessa in diretta su Radio Proposta in Blu 
Martedì 31 marzo
Vescovado - mattina
Udienze

Le Messager Valdotain ricorda giovedì 26 marzo saint Emmanuel sainte Lare

La Chiesa celebra   Santi Emanuele, Quadrato e Teodosio Martiri in Anatolia

Questo gruppo di martiri, riportato nel ‘Martirologio Romano’ al 26 marzo, subì il martirio in Anatolia; ma di essi se ne parlava già nei Sinassari bizantini, chiamandoli genericamente come ‘orientali’ e raggruppati nel seguente ordine: Manuele (Emmanuel nel Martirologio Romano) Codrato (diventato Quadrato sempre nel Martirologio Romano) e Teodosio.

Uno dei Sinassari narra, che spinti dall’esempio e dal coraggio dei cristiani, al cui martirio avevano dovuto assistere, si presentarono spontaneamente al governatore della loro provincia, dichiarandosi cristiani. Vennero così arrestati e messi in prigione e giacché la morte, a quei tempi era una pena troppo lieve, furono prima torturati e alla fine decapitati.

Un altro Menologio, che fra l’altro li commemora distintamente, racconta che Quadrato (Codrato) era vescovo di una sede imprecisata e in un tempo non identificato; fu scacciato dai pagani e minacciato di morte se avesse continuato il suo ministero; il vescovo non li ascoltò e continuò come prima ad esercitare il suo apostolato, visitando e battezzando i prigionieri.

Quando fu scoperto dai persecutori fu arrestato, torturato e decapitato; Manuele e Teodosio non tollerarono tale violenza e pur sapendo di andare incontro a sicura morte, si schierarono con il loro vescovo e si presentarono al governatore per difenderlo, professandosi cristiani e come già detto, subirono anch’essi il martirio, presumibilmente nel III secolo.

Emanuele deriva dall’ebraico Immanuel e significa “Dio con noi”; è anche il nome con cui il profeta Isaia chiama il futuro Messia e per questo fu usato come appellativo di Gesù.

Molto diffuso in Italia sia nel maschile che nel femminile, come anche nelle forme abbreviate di Manuele e Manuela e nelle versioni spagnole di Manuel, Manolo. Inserito spesso nei nomi composti della tradizione di Casa Savoia: Emanuele Filiberto, Vittorio Emanuele, Carlo Emanuele, ecc.

Il sole sorge alle ore 6,22 e tramonta alle ore 18,40.

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