"La Regione sia riferimento del Ministero delle politiche agricole per la gestione del Sistema informativo nazionale per la gestione idriche in agricoltura (SIGRIAN), supportando i Consorzi di miglioramento fondiario (CMF) per inserire i propri dati nella piattaforma. Ci chiediamo quanti e quali CMF siano coinvolti e abbiano trasmesso i dati agli uffici, secondo quali elaborazioni. Qual è la variazione potenziale delle quantità irrigue in base alle nuove regole? Non sarebbe meglio illustrare più adeguatamente queste imposizioni a chi gestisce gli impianti di irrigazione?". Considerazioni e domande sono del Consigliere Roberto Luboz che sulla questione ha posto un'interpellamza all'assessore all'agricoltura.
"I Consorzi di miglioramento fondiario - ha precisato l'assessore Lauernt Vierin - sono 176, di questi 159 sono tenuti all'implementazione della piattaforma, che è una disposizione nazionale. Altri 6 consorzi, anche se nati dopo il 2005, hanno manifestato la volontà di iscriversi. I Consorzi iscritti alla Fédération des Coopératives possono delegare la stessa per inserire i dati: sono 23 quelli che hanno presentato i dati per rinnovare la domanda. A oggi le autorizzazioni giunte sono poche, tanto che non è possibile avere dati sulle variazioni".
Vierin ha poi indicato l'obiettivo: "Evitare che la quantità di acqua cali rispetto alle concessioni originali: in questa direzione rientra anche il lavoro al Piano di tutela delle acque, con lo scopo di razionalizzare gli utilizzi. Dal 2005 a oggi c'è stata una lunga serie di incontri con i rappresentanti dei Consorzi: nel 2017 è stato poi creato un tavolo di lavoro che li coinvolge tutti.
Nella riorganizzazione dell'Assessorato, come ha precisato Vierin, ci sarà una nuova struttura dirigenziale che si occuperà di acqua e Consorzi, in modo da rafforzare la gestione del settore. "L'ultima sfida- ha aggiunto Vierin - è lavorare per garantire che i quantitativi assegnati siano il più possibile al rialzo rispetto al passato, trovando il giusto equilibrio tra l'uso rurale e quello delle abitazioni, anche tenendo conto dell'evoluzione dell'antropizzazione delle diverse aree".