/ Consiglio Valle

Consiglio Valle | 10 ottobre 2019, 10:00

I sindaci valdostani, e non solo, a scuola di economia civile per i comuni e bene comune

Sta nascendo dal basso una politica che risolve problemi economici e sociali e persegue il bene comune utilizzando l’approccio dell’economia civile. Che punta alla massimizzazione della soddisfazione e ricchezza di senso di vita dei cittadini in un quadro di sostenibilità ambientale

I sindaci valdostani, e non solo, a scuola di  economia civile per i comuni e bene comune

Il progresso amministrativo e delle buone pratiche della politica si diffonde molto meno rapidamente di quello incorporato nei beni di consumo: i telefonini di ultima generazione li troviamo rapidamente ovunque, mentre la distanza dalla best practice locale nella gestione dei rifiuti persiste.

E’ dunque arrivato il momento di chiamare a raccolta gli amministratori più lungimiranti e di frontiera, di fare squadra e massa critica per realizzare la mission più difficile, quella di diffondere il progresso amministrativo e politico nel paese e, con essa, la visione della generatività, della ricchezza e soddisfazione di senso della vita.

E in quest’ottica  Franco Manes, presidente dei Sindaci valdostani, ed il Vescovo di Aosta, Franco Lovignana, hanno organizzato per il 22 ottobre, a partire dalle ore 14,30 nella sede del Celva, un incontro sul tema: "L'economia civile per i Comuni: politiche attive per il bene comune e lo sviluppo sostenibile".

Tutti i sindaci, o quanto meno i più sensibili e responsabili, hanno l’occasione di confrontarsi con il professor Leonardo Becchetti, co-fondatore di NeXt, nonché Ordinario di Economia Politica presso la Facoltà di Economia dell'Università di Roma Tor Vergata.

PER LA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA, IL BENE COMUNE è costituito dall’ “insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono sia alla collettività sia ai singoli membri di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più celermente”. L’orientamento al Bene Comune abbraccia quindi una visione molto ampia del presente e del futuro della comunità, un’architettura complessiva di ordine sociale, comprensiva di politica, economia e società e ambiente.

Certo, per i credenti il fine ultimo è la vicinanza e la contemplazione di Dio, ma comunque credenti e non credenti possono convergere su un’attuazione del Bene Comune nei confini della storia umana, realizzata da organizzazioni sociali.

Una configurazione di Bene comune accettabile dalla generalità dei cittadini: una configurazione di “vivere bene insieme”, attenta all’equilibrio territoriale, alla coesione sociale (con giustizia sociale) e alla protezione ambientale, con l’obiettivo primario della centralità e della promozione integrale della persona. Il progetto di Bene Comune sottopone ogni proposta ad un approfondito confronto democratico. Una 'lezione' dunque che apre una porta sul progetto d’uomo e di società che si intende portare avanti.  

Infatti, sta nascendo dalle comunità una politica che risolve problemi economici e sociali e persegue il bene comune utilizzando l’approccio dell’economia civile. Che punta alla massimizzazione della soddisfazione e ricchezza di senso di vita dei cittadini in un quadro  di  sostenibilità  ambientale.

CHI È LEONARDO BECCHETTI

Non contano i numeri e le pagine scritte, anche se Leonardo Becchetti è decisamente uno degli economisti italiani più versatili con i suoi circa quattrocento lavori tra articoli su riviste internazionali e nazionali, volumi, contributi a volumi, quaderni di ricerca che lo pongono tra i primi 70 economisti del mondo come numero di pagine pubblicate su riviste internazionali secondo la classifica mondiale REPEC (Marzo 2014).Conta la capacità di fare ricerca in modo innovativo, aprendo nuove piste di ricerca, cercando con urgenza e voracità tutto quello che il nostro tempo suggerisce e anche in questo Leonardo Becchetti è infaticabile.

I suoi principali temi di ricerca riguardano la finanza etica, il microcredito, la responsabilità sociale di impresa ed il commercio equo e solidale.

pi.mi.

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore