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Consiglio Valle | 07 ottobre 2019, 18:01

Rete Civica svela i contenuti del documento programmazione Regione

La volontà di agire per contrastare il grave cambiamento climatico in atto è espressa confermando l'impegno per la fuoriuscita dall'utilizzo di combustibili fossili entro il 2040 e dall'impegno alla definizione entro il febbraio 2020 della strategia per operare efficacemente alla riconversione energetica nei vari settori della società valdostana

Rete Civica svela i contenuti del documento programmazione Regione

Ci sono molte novità nel Documento di economia e finanza regionale per il 2020-2022. Anzitutto è la prima volta, da quando questo strumento esiste, che viene presentato all'esame del Consiglio prima del varo da parte della Giunta del Bilancio di previsione. Anticipo che in realtà è indispensabile per poter ancorare le previsioni di bilancio ad un documento contenente obiettivi previamente individuati e approvati dal Consiglio.

Cambia anche la struttura del Defr. Il numero di pagine raddoppia perché viene inserita una parte nuova, che è anche la più cospicua (una sessantina di pagine), contenente le schede per ogni obiettivo di governo individuato. Novità rilevanti e positive anche nella Sezione II, quella che analizza il quadro dell'Entrata regionale. Dopo un lungo periodo (sette anni) di incertezze finanziarie e di riduzione delle disponibilità reali, il quadro dell'Entrata si presenta in crescita.

E' l'effetto degli accordi intervenuti nel corso del 2018 tra lo Stato e la Regione Valle d'Aosta che hanno "stabilizzato" l'Entrata regionale, ponendo fine alla incertezza precedente e rendendo così possibile una seria programmazione pluriennale.

Gli obiettivi 

Gli obiettivi individuati dal Defr e dalle sue schede contengono i punti che Rete Civica ha posto alla base dell'Accordo dei “Reciproci impegni” sottoscritto il 2 luglio 2019. La volontà di agire per contrastare il grave cambiamento climatico in atto è espressa confermando l'impegno per la fuoriuscita dall'utilizzo di combustibili fossili entro il 2040 e dall'impegno alla definizione entro il febbraio 2020 della strategia per operare efficacemente alla riconversione energetica nei vari settori della società valdostana.

In questa stessa direzione va anche la legge approvata dal Consiglio Regionale il 3 Ottobre sui “Principi e disposizioni per la mobilità sostenibile”. Rilievo particolare assume il ribadito impegno per l’approvazione in tempi rapidi del nuovo Piano delle Politiche del Lavoro. In campo sanitario viene confermato l'impegno qualificante di ampliare la platea delle persone esenti dall'obbligo del pagamento dei ticket sanitari. Nel campo della mobilità il Defr evidenzia l'importanza dell'estensione delle piste ciclabili e della realizzazione della Ciclovia di fondovalle da Pont-Saint-Martin a Courmayeur (Ciclovia Baltea).

Il pacchetto ferrovia prevede tutti i punti fondamentali: elettrificazione tratta Ivrea-Aosta; riapertura ferrovia Aosta-Pré-Saint-Didier e studio per la realizzazione del collegamento su rotaia fino a Courmayeur. Nella parte che riguarda le linee di indirizzo della Regione per le società controllate dalla stessa, importante è la formulazione del punto relativo alla Compagnia Valdostana delle Acque.

La quotazione in borsa è accantonata e l'obiettivo è individuato nel raggiungimento di una Norma di attuazione dello Statuto che preveda specifiche e particolari procedure nella riassegnazione delle autorizzazioni delle grandi derivazioni per le società, quali CVA, che siano interamente pubbliche e strumento operativo della politica regionale.

Punti critici

Il giudizio di Rete Civica sul Defr è complessivamente positivo. Ciò non toglie che in un documento con 157 obiettivi ci siano alcune schede inadeguate che evidenziano delle criticità. Due esempi. C'è una scheda sul potenziamento della rete infrastrutturale per le ricariche di auto elettriche. E' un aspetto fondamentale per sviluppare una mobilità non inquinante. In Germania il recente Piano per l'ambiente varato dal Governo prevede di realizzare (per una popolazione di 80 milioni di abitanti) un milione di stazioni di ricarica elettrica, in Valle d'Aosta occorrerà realizzarne molte migliaia, ma la scheda del Defr si limita ad indicare le tre stazioni per la ricarica veloce già previste dagli accordi con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L'inadeguatezza è palese.

Incomprensibilmente contradditoria è la scheda riguardante il collegamento con impianti a fune del comprensorio di Cervinia con quello del Monterosa. Da una parte la scheda afferma che occorre compiere studi propedeutici per valutarne la realizzabilità in termini di sostenibilità finanziaria, ambientale e urbanistica. Studi che occuperanno gli anni 2020 e 2021. Dall'altra la scheda afferma la necessità di partire subito con la progettazione degli impianti.  E' una impostazione che Rete Civica non può condividere. Sarà quindi opportuno introdurre correttivi in alcune schede nelle prossime fasi di esame del Defr in Commissione ed in Consiglio.

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