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Consiglio Valle | 23 maggio 2019, 07:23

M5S, 'I diritti vanno salvaguardati dalle Istituzioni, non dagli amici'

Luciano Mossa

Luciano Mossa

Ha suscitato straschici polemici ieri, nell'aula del Consiglio Valle, una mozione dei consiglieri del Movimento 5 Stelle Luciano Mossa e Manuela Nasso, che intendeva impegnare la Giunta regionale a sollecitare il Governo nazionale affinché l'agevolazione dell'Iva al 4% sia applicata anche all'acquisto di auto elettriche per i cittadini valdostani diversamente abili. Attualmente tale ipotesi non è prevista a causa di una carenza normativa evidentemente da colmare. 

"Tutti i consiglieri, a parole, si sono detti d’accordo - commentano Mossa e Nasso - Salvo poi, sia da parte dei colleghi della maggioranza che di quelli dell'opposizione di Lega e Mouv', chiedere per quale ragione si dovessero percorrere le normali strade istituzionali, quando gli esponenti del M5S avrebbero potuto alzare il telefono e intercedere presso il Governo nazionale affinché intervenisse sul tema. A nulla è valso il nostro tentativo di spiegare ai colleghi che la pratica degli 'amici degli amici' non è una modalità corretta, ma un mal costume che ha minato la normale dialettica democratica fino al dilagare di pratiche corruttive di cui sono accusati molti esponenti politici valdostani, con grave disonore delle istituzioni regionali".

Nel tentativo di ascoltare le ragioni esposte dalle controparti, il gruppo consiliare del M5S ha votato favorevolmente la risoluzione della Giunta regionale che chiedeva di impegnare i parlamentari valdostani nel sostenere le richieste avanzate, immaginando che questo avesse come logica conseguenza l’approvazione della mozione pentastellata da parte della maggioranza e il conseguente impegno della Giunta regionale a far valere i diritti dei valdostani diversamente abili presso il Governo nazionale. 

"Così non è stato, perché la logica non fa parte di questa maggioranza - dicono i consiglieri grillini - e tanto meno di una certa opposizione, vedi Lega e Mouv', che fanno strame del ruolo e dei compiti della Regione e si affidano alle scorciatoie e alle pratiche clientelari".

E si chiedono: "Perché mai il diritto dei cittadini diversamente abili valdostani ad avere agevolazioni sull’acquisto di auto elettriche dovrebbe passare da scorciatoie, da scambi di favori? Oppure dobbiamo pensar male, che come dice il vecchio adagio quasi sempre ci si azzecca, la Giunta regionale non vuole rinunciare ai minori introiti dell’Iva a favore dei disabili?".  

"È una questione di metodo, quella di voler seguire le vie istituzionali normali - concludono i consiglieri - si chiama metodo democratico. Quello degli 'amici degli amici' come potremmo chiamarlo?".

red. pol.

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