E' stata rinviata al 3 maggio la formale citazione dei responsabili civili - la Regione Valle d'Aosta e il Comune di Villeneuve - nell'udienza preliminare sull'incidente in cui il 16 marzo 2011 rimase invalido l'ingegnere Michel Chabod, di Valsavarenche, oggi quarantunenne, dopo che un masso travolse la sua auto. Lo ha deciso ieri il gip del Tribunale di Aosta; imputati nella causa penale sono il proprietario del terreno da cui si staccò la grossa pietra, Gabriele Gianni, 77 anni, di Aosta, l'affittuaria del campo, Anna De Santis (49) di Aosta, l'allora sindaco Roberta Quattrocchio (53), il progettista Luciano David (72) di Villeneuve, l'ex presidente della Regione Augusto Rollandin e l'ex dirigente regionale dei Lavori pubblici Carlo Berthod (77). Contestata la presunta mancanza di uno studio geologico preliminare all'allargamento della strada, avvenuto a fine anni '80. Tutti sono accusati di concorso in disastro colposo, in relazione ai reati di frana e attentato alla sicurezza dei trasporti; David, Rollandin, Quattrocchio e Berthod anche di concorso in lesioni personali colpose.
Nell'udienza di ieri sono state ammesse la parti civili: tre familiari di Chabod e Assotrasporti, che aveva presentato l'esposto con cui era partita l'inchiesta.
Il 2 gennaio scorso il giudice civile, in primo grado, aveva disposto un risarcimento di un milione e 88 mila euro a favore di Michel Chabod, condannando a risarcirlo il Comune di Villeneuve (che è proprietario della strada), la Regione Valle d'Aosta (che aveva fatto eseguire i lavori) e il progettista Luciano David. Per la moglie di Chabod era stato disposto un risarcimento di 48 mila euro (40 mila per danno morale) a carico di Regione, Comune, progettista e proprietario del terreno (la società Malga).
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