“Le politiche della famiglia in Valle d'Aosta, come spesso accade nel nostro Paese, sono state collocate all'interno di politiche tipicamente assistenziali o compensative, sovente confuse con azioni volte a ridurre la povertà o a gestire l'emergenza, o assimilate alle politiche destinate ai singoli e non hanno mai goduto di una visuale che li inquadrasse in un contesto integrato connotato da specifiche finalità e obiettivi aventi la famiglia come destinatario e come soggetto degli interventi”. Michela Colombarini, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari della Valle d’Aosta, spiega così le ragioni alla base dell’elaborazione dell’importante documento.
Si tratta di un piano che si propone come stella polare necessaria per orientare in modo adeguato l'agire politico, in modo non settoriale, ma trasversale. “Per politiche familiari realmente sussidiarie – prosegue Colombarini - occorre un approccio promozionale nei confronti della famiglia, proposto come criterio essenziale per la progettazione e la realizzazione di politiche sociali innovative e non assistenziali, capaci cioè di generare cittadinanza attiva e responsabilità sociale nelle persone e nelle famiglie”.
Per far questo, secondo il Forum, è necessario sganciarsi una volta per tutte da una visione problematica della famiglia e ritenerla, invece “come la vera e unica soluzione ai tanti mali che affliggono la nostra società, primariamente per le funzioni sociali insostituibili che svolge, e per il suo essere un formidabile fattore di coesione sociale e garante dell'identità del popolo valdostano e della sua autonomia”.
Il Piano, dunque, è uno strumento tecnico, una guida operativa che viene consegnata nelle mani dei decisori politici perché mettano l'istituzione famiglia tra le priorità dell'agenda di governo e al centro dell'azione riformatrice soprattutto in periodi di crisi economica.
L’obiettivo è invertire la rotta dei decisori “con politiche coerenti, durature, promozionali, che coagulino forti alleanze sul territorio per la costruzione o la rimodulazione di infrastrutture sociali capaci di rispettare e valorizzare la libertà di azione della famiglia, nella sua capacità di essere soggetto sociale, economico, solidaristico, giuridico”.