David Grosso, aostano di 43 anni, fino al 2014 assistente di polizia penitenziaria al carcere di Brissogne, è stato condannato a tre anni e due mesi di carcere e 2.200 euro di multa dal giudice Giuseppe Colazingari.
Molto conosciuto negli ambienti calcistici locali, era imputato di traffico di stupefacenti, corruzione, istigazione alla corruzione, abuso d'ufficio e truffa; l'accusa aveva chiesto una condanna a otto anni di reclusione.
Secondo il pm Luca Ceccanti, l'ex agente della Polpen aveva venduto dosi di cocaina e, in cambio di denaro, fatto utilizzare sim e telefoni cellulari ad alcuni detenuti della Casa circondariale valdostana, oltre ad aver falsificato certificati di malattia per non presentarsi al lavoro.
Il gup lo ha assolto da un episodio di corruzione, riqualificando altre vicende in abuso d'ufficio, e ha ridimensionato l'accusa di spaccio.
Difeso dall'avvocato Corrado Bellora - che ha annunciato il ricorso in Appello - Grosso è stato processato con il rito abbreviato.
All'epoca incensurato, Grosso fu arrestato nel novembre del 2014 dalla Squadra mobile della Questura di Aosta dopo essere stato sorpreso con circa 50 grammi di cocaina in auto.
L'indagine partì su segnalazioni di traffici illeciti nel carcere e fu condotta in collaborazione con la polizia penitenziaria.