Tentata frode in commercio e violazione di norme igienico-alimentari: sono i reati contestati dalla Procura di Aosta, Giuseppe Balicco, presidente di Coldiretti VdA e dell'Association Amis des Batailles de Reines, che in questi giorni ha ricevuto l'avviso di chiusura indagini.
"Non si tratta di un rinvio a giudizio - ha precisato l'avvocata aostana Paola Pellissier, che difende Balicco - ma di un 415 bis per il quale stiamo disponendo memorie difensive".
Lo scorso agosto il Corpo forestale aveva sequestrato circa 600 forme di Fontina d'alpeggio a Balicco; secondo gli inquirenti le forme erano conservate, in un alpeggio di sua proprietà nel vallone di Saint-Barthélemy, all'interno di magazzini privi delle necessarie autorizzazioni.
L'operazione era stata avviata dalla segnalazione di un ente nazionale accertatore di qualità. Secondo la Forestale e la Usl, le forme di formaggio appena prodotto erano immagazzinate “in un locale non idoneo alla corretta conservazione alimentare”, e in fase di salatura sulla crosta sarebbe stato versato un prodotto colorante per 'invecchiare' alla vista le forme stesse che, quando sono a maturazione diventano di colore marrone come prevede il disciplinare per il Dop.
Nessuna fontina è stata distrutta: Balicco a dicembre si era rivolto alla Corte di Cassazione contro il provvedimento dell'Usl per distruggere una parte delle forme sequestrate.