Sono stati tutti notificati ai 34 indagati gli avvisi di conclusione indagini per l'inchiesta della Procura di Aosta sulle spese irregolari effettuate con i fondi pubblici destinati ai Gruppi consiliari della 13esima Legislatura 2008-2013.
Dalla data del ricevimento dell’atto, gli indagati hanno 20 giorni di tempo per presentare al magistrato inquirente memorie difensive o richieste di interrogatorio. Dai primi giorni di marzo il Procuratore capo di Aosta, Marilinda Mineccia, potrebbe dunque formulare le richieste di rinvio a giudizio.
Per tutti l'accusa è di peculato, alla quale si aggiungono, solo per alcuni indagati, quelle di finanziamento illecito ai partiti e indebita percezione di contributi pubblici.
Le idi di marzo (ovvero nel calendario romano il giorno del 15 marzo, data in cui sarebbe stato assassinato Giulio Cesare e oggi sinonimo di cospirazione o congiura politica) potrebbero essere fatali per Chantal Certan, che all'epoca era segretario di Alpe e in questa veste risulta indagata per indebito percepimento di fondi pubblici, così come l'allora presidente e legale rappresentante del movimento progressista, Carlo Perrin e il capogruppo Robert Louvin.
Per l'Union valdotaine spiccano i nomi del tesoriere, Osvaldo Chabod, dell'ex presidente del Mouvement Ego Perron, del rappresentante legale della 'Nouvelle Editrice Le Peuple', Guido Grimod e della segretaria amministrativa dell'Uv Giuliana Rosset.
In area Pd risulta interessato dai controlli il rappresentante legale e presidente della cooperativa 'Il Lavoro-Le Travail', Ruggero Millet.
Per il Pdl risultano accertamenti della Procura sull'allora coordinatore regionale, Giorgio Bongiorno, mentre in ambito Stella Alpina potrebbero essere coinvolti Rudi Marguerettaz, all'epoca presidente del Partito e oggi deputato e l'amministratore legale del Movimento. In questi giorni gli indagati hanno ricevuto la notifica della conclusione delle indagini (ex 415 bis).
Per quanto riguarda gli allora consiglieri regionali, accertamenti sono stati svolti, tra gli altri, per la Stella Alpina nei confronti di Francesco Salzone, André Lanièce (Sa), Dario Comé (Sa) e Marco Viérin. Per la Fédération Autonomiste Claudio Lavoyer e Leonardo La Torre; per il Pd, Raimondo Donzel, Carmela Fontana e Gianni Rigo; Per il PdL Massimo Lattanzi, Alberto Zucchi, Enrico Tibaldi e Cleto Benin; per Alpe Alberto Bertin, Albert Chatrian, Patrizia Morelli e Giuseppe Cerise. Per l'Union accertamenti sono stati compiuti sui movimenti contabili di Diego Empereur, Renato Pradouroux, Luciano Caveri, Andrea Rosset, Alberto Crétaz, Mauro Bieler, Salvatore Agostino, Helène Impérial, Gabriele Maquignaz e Piero Prola.
Non tutti i consiglieri in carica dal 2008 al 2013 risultano però attualmente indagati e Alberto Bertin fa sapere di non aver ricevuto rimborsi dal Gruppo consiliare, così come estraneo alla vicenda si è dichiarato l’ex consigliere regionale dell’Uv Salvatore Agostino.
Tutti quanti gli indagati dovranno comunque spiegare al procuratore della Repubblica le ragioni di un utilizzo, secondo la procura improprio, dei fondi pubblici. Solo allora si saprà se il lavoro sporco l’hanno fatto i giornalisti, riportando notizie di cronaca, o chi ha speso i soldi pubblici per far bella figura in beneficenza o acquistando carne di capra per le feste.