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ATTUALITÀ | 06 agosto 2013, 17:17

COMUNI: Aosta, mentre il Cimitero di Sant'Orso scompare sotto le erbacce il Comune allestisce il 'museo a cielo aperto'

Da sinistra l'assessore Andrea Paron, la curatrice del progetto Sandra Barberi e l'architetto Elisabetta Comin. In basso, le prime opere in corso di installazione

Da sinistra l'assessore Andrea Paron, la curatrice del progetto Sandra Barberi e l'architetto Elisabetta Comin. In basso, le prime opere in corso di installazione

Può accadere che ci si compri un vestito nuovo dimenticandosi che basterebbe ripulire l'abito firmato che giace nel fondo dell'armadio. E così, mentre il Cimitero storico di Sant'Orso attende mani pietose che lo liberino dal bosco di erbacce che lo nasconde al mondo (vedi articolo correlato) il Comune di Aosta posa le prime sei opere di artisti valdostani in alcune zone del centro storico, iniziando la realizzazione del museo a cielo aperto 'Jolis coins'.

L'iniziativa è stata presentata dall'assessore comunale all'Istruzione e Cultura Andrea Paron, dalla dottoressa e storica dell'arte Sandra Barberi che ne è la curatrice, e dalla dirigente comunale e architetto Elisabetta Comin. “Vogliamo lasciare un segno nella città - ha detto Paron – a dimostrazione che la vocazione turistica di Aosta non è solo un modo di dire ma una certezza”.

Sandra Barberi ha ricordato che gli artisti che hanno partecipato al progetto “sono solo valdostani, perchè abbiamo voluto valorizzare l'opera locale, distinguendoci così da altri comuni che hanno realizzato esposizioni 'en plein air' ma con artisti internazionali”, e ha ribadito “la gratuita dell'iniziativa: gli artisti hanno ceduto in comodato d'uso le loro opere, e l'intera realizzazione del museo a cielo aperto è costata al Comune meno di diecimila euro”.

E' dunque il corso di allestimento la posa di pannelli dipinti, statue in legno, bronzo e ceramica, distribuiti in alcuni dei luoghi più significativi della città: dalle mura romane alla via Sant'Anselmo, dalla cappella di san Grato alla piazza Narbonne. Gli artisti Donato Savin, Marina Torchio, Emo Giulio Broccard, Roberta Bechis, Barbara Tutino, Anna Maria Moretto hanno concesso gratuitamente le loro creazioni. Il progetto è coordinato da un'apposita commissione istituita dal Comune alla quale partecipano anche l'Ivat e la Soprintendenza per i beni e le attività culturali. Altre installazioni saranno posizionate nei prossimi mesi, a partire da settembre.

“L'obiettivo - ha aggiunto Paron - è di creare un vero e proprio percorso di visita all'interno della città in cui includere anche le statue già presenti”. Vi sono delle attinenze evidenti tra le opere e i luoghi prescelti per gli allestimenti: ad esempio, la statua di San Grato di Bechis sarà collocata di fronte alla Cappella dedicata al Santo patrono di Aosta, così come il Sant'Anselmo di Broccard sarà posizionato all'ingresso di via Sant'Anselmo. Una proposta: perchè non commissionare una statua di Sant'Orso da installare a fianco dell'omonimo cimitero, dopo averlo finalmente liberato dalle erbacce restituendogli la dignità che merita?

patrizio gabetti

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