Aosta Capitale - 30 marzo 2020, 12:43

Precisazioni dell'Arer su invio lettere a inquilini per documentazione locazione

RESTIAMO A CASA - In riscontro all’articolo uscito lo scorso 26 marzo su AostaCronaca, il presidente Paolo Varetti a nome e per conto dell’ARER, ritiene opportuno precisare quanto segue

Precisazioni dell'Arer su invio lettere a inquilini per documentazione locazione

E’ doveroso ribadire con forza che l’Azienda prosegue la propria attività, come è chiamata a fare, nel rispetto delle normative emanate, soprattutto a beneficio dei propri inquilini, che per definizione appartengono già a uno strato sociale più fragile.

L’aggiornamento dei canoni a luglio infatti NON è un aumento su tutti gli affitti, ma un giusto allineamento del canone all’ISE dell’anno in corso. Se l’ISE è più basso (come per tante famiglie che hanno perso il lavoro), il canone diminuisce.

Poiché dal 01.07.2018 l’affitto delle case popolari si calcola anche in base all’ISE, l’art.37 della LR3/2013 prevede che chi NON presenta l’ISE  debba pagare l’affitto massimo previsto per quell’alloggio, pari al 150% del valore al metroquadro di superficie definito dall’OMI, abbattuto dal coefficiente di vetustà del fabbricato (chi è già in fascia massima, per esempio, anche se non presenta l’ISE non ha maggiorazioni). NON esiste una maggiorazione del 300% del canone, e non pare opportuno diffondere tali errate notizie creando inutili allarmismi.

Pare appropriato inoltre precisare che non si tratta di sanzione – tantomeno vergognosa – ma semplicemente della mancanza di un dato (il valore ISE) che darebbe luogo ad una riduzione dell’affitto calcolato; non potendo tale riduzione essere applicata (non si saprebbe di quanto), l’affitto viene lasciato nella fascia massima.

Detto questo la burocrazia c’entra ben poco: la DGR n.1794 del 23.12.2016 impone la data del primo luglio per l’aggiornamento dei canoni, e non è certo l’ARER – ente strumentale della Regione – che può decidere diversamente.

Del resto, gli inquilini ne sono più che consapevoli, poiché ricevono questa lettera tutti gli anni.

La richiesta della lettera citata dunque si fonda sul rispetto della normativa, nella speranza che si possa tornare quanto prima alla normalità, e proprio nell’ottica di non recare ulteriori aggravi ad una situazione già complicata.

Purtroppo al momento, come tutti sappiamo, NON è possibile andare da nessuna parte – sia gli uffici dell’ARER che i patronati sono chiusi, né è possibile uscire di casa per redigere tali documenti – ma le lettere erano partite prime della totale chiusura; ad oggi tuttavia il termine di scadenza, fissato per il 15 maggio, è stato sospeso in seguito ad una nota della Regione pervenuta in data 27.03.2020, e non appena la Regione emanerà l’eventuale deroga alla vigente normativa, verrà tempestivamente comunicato il nuovo termine.

Spiace solo constatare che, anche in momenti di particolari difficoltà e di incertezze, pur a seguito dell’applicazione delle leggi e delle normali prassi da parte di chi ha l’obbligo di farlo, qualcuno, magari per interessi elettorali, abbia il piacere di far soffiare il ‘venticello’ dell’inutile polemica e che alcuni giornalisti, che prima di pubblicare dovrebbero approfondire la fondatezza dei fatti, agevolino tali poco apprezzabili intenti.

Ringraziando per la collaborazione, si porgono distinti saluti.

Arch. Paolo VARETTI

Grazie Presidente per le precisazioni che confermano quanto scritto. E' proprio "nei momenti di particolari difficoltà e di incertezze" che si deve dimostrare la capacità di capire ed evitare di seguire pedestremente le norme burocratiche per non assumersi responsabilità. Colgo l'occasione per farle sapere che non ho alcun piacere né necessità di soffiare "il ‘venticello’ dell’inutile polemica”;  non ho alcun interesse elettorale. Se altri ne hanno è affar loro.

Per quanto riguarda la fondatezza dei fatti è nella lettera che avete inviato. Sarebbe stato bene da parte sua comunicare immediatamente, invece che lasciare nell'angoscia tante famiglie, che il tutto è sospeso; sospensione della quale apprendo solo ora. pi.mi.

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