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CRONACA | 30 marzo 2020, 09:40

Arrestati ad Aosta per spaccio di droga Giuseppe Nirta e Daniele Ferrari

RESTIAMO A CASA - Sequestrati oltre un chilo di eroina, gioielli e orologi di lusso; Giuseppe è fratello di Domenico Nirta, attualmente residente in Colombia, e cugino di Bruno, nonché dell'omonimo Giuseppe Nirta assassinato in Spagna nel 2017

Droga, denaro e materiale sequestrati agli arrestati

Droga, denaro e materiale sequestrati agli arrestati

Di seguito la nota della Guardia di finanza di Aosta

Le forti limitazioni alla mobilità dei cittadini imposte per il contenimento dell’epidemia da COVID19 sembrano non interessare coloro i quali sono dediti allo spaccio ed al consumo di sostanze stupefacenti che, probabilmente nella convinzione di muoversi per “comprovate esigenze lavorative”, nel caso degli spacciatori, o per “situazioni di necessità”, nel caso degli acquirenti, continuano imperterriti nelle loro attività illecite.  
 
Proprio nell’ambito di uno degli ormai canonici controlli finalizzati al ritiro delle autocertificazioni, venerdì pomeriggio, nel Comune di Aosta, un’autovettura, con a bordo 2 persone, ha ignorato l’“ALT” di una pattuglia di finanzieri del Gruppo Aosta. Immediatamente ritracciati, sono stati bloccati anche grazie al pronto intervento di una pattuglia delle Fiamme Gialle in borghese che, notando la scena, si metteva prontamente alla ricerca dei fuggitivi.
 
Il loro atteggiamento, già di per sé sospetto per l’atteggiamento avuto al posto di controllo, ha trovato ulteriori conferme dalla consultazione delle banche dati in uso alla Guardia di Finanza, da cui sono emersi numerosi precedenti penali specifici nel settore degli stupefacenti in capo ad entrambi.  
 
Come da copione, i sospetti sono stati condotti presso i locali della caserma “Luboz” e perquisiti. Uno di loro, Daniele Ferrari, quarantenne aostano, occultava un “panetto” da mezzo kilo di eroina in una tasca all’interno della giacca.  
 
Nei confronti di entrambi sono anche scattate le perquisizioni domiciliari, a seguito delle quali, presso i locali in uso all’altra persona, Giuseppe Nirta, sessantottenne pluripregiudicato, sono stati rinvenuti ulteriori due panetti da circa 250 gr. l’uno e oltre 4.000 euro in contanti, per lo più in banconote da 100 e da 50, 59 zaffiri, per un valore che oscilla fra i 24.000 ed i 42.000 euro (a seconda della purezza delle gemme), e 3 orologi, tra cui un Omega tutto in oro ed un Rolex Daytona che, se originale, avrebbe un valore di circa 35.000 Euro. Considerati i precedenti specifici e la capacità reddituale dei due, il tutto è stato sequestrato in quanto considerato provento dell’attività di spaccio. Ovviamente, non potevano mancare bilancini di precisione e coltelli con residui di sostanza stupefacente. Il valore di mercato della droga sequestrata è di circa 50.000 euro.
 
Giuseppe Nirta vanta un notevole curriculum criminale. Condannato nell’ambito dell’operazione “Gerbera” per spaccio internazionale di stupefacenti con la Colombia, è stato sottoposto alla vigilanza speciale proprio in Valle d’Aosta fra il 2014 ed il 2018, misura restrittiva prevista per gli affiliati alle organizzazioni di tipo mafioso. Giuseppe Nirta è fratello di Domenico, attualmente residente in Colombia, e cugino di Bruno, nonché dell'omonimo Giuseppe Nirta assassinato in Spagna nel 2017.
 
Su parere conforme del Pubblico Ministero di turno, Carlo Introvigne, Nirta e Ferrari sono stati condotti al carcere di Brissogne, anche in questo caso nel rispetto delle prescrizioni per arginare il diffondersi del virus COVID-19. I due, inoltre, sono stati sanzionati amministrativamente per la violazione del D.L. 25 marzo 2020, per non aver ottemperato alle limitazioni sugli spostamenti disposte per arginare la pandemia in corso.

red. cro - info GdF

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