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In Breve

| 28 marzo 2020, 11:31

Comuni e Regione adottino il criterio del silenzio assenso per l’esonero od il posticipo delle imposte

RESTIAMO A CASA - Confcommercio VdA chiede a tutte le istituzioni valdostane di adottare misure a favore delle imprese agendo in modo chiaro, deciso, rapido senza costringerle a presentare domande di posticipo del pagamento delle cartelle che diventa una vera e propria complicazione

Comuni e Regione adottino il criterio del silenzio assenso per l’esonero od il posticipo delle imposte

A cascata da Roma alla Regione ai Comuni si sprecano i provvedimenti a favore delle imprese e delle famiglie per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, soprattutto l’impatto economico. Ad oggi constatiamo che i provvedimenti adottati nulla hanno di straordinario.

Il posticipare le date per il pagamento di tasse, imposte e cartelle  serve a poco. Se tante famiglie non hanno i soldi oggi per comperare il pane, meno ancora ne avranno a maggio per saldare le gabelle.

Posticiparle a quando riprenderanno l’attività sospesa per decreto come potranno farvi fronte se per mesi non hanno incassato e nel frattempo hanno dovuto pagare gli affitti e le forniture pregresse?

Ma la vera assurdità è nella complicazione per ottenere il posticipo.

Sospensione e posticipi devono essere concessi d’ufficio e non in seguito alla presentazione delle domande. E lasciare libero di effettuare il versamento a chi intende farlo. Probabilmente le amministrazioni pubbliche non hanno ancora ben compreso che ci saranno attività del commercio, del turismo e dei servizi che non avranno la forza di ricominciare, con effetti disastrosi sulla rete distributiva di vicinato e, quindi, in termini di servizio ai cittadini. E nonostante questo dovranno far fronte ad imposte posticipate.

La mancanza degli incassi non si accompagna, infatti, allo stop delle spese fisse, creando un’emergenza di liquidità che farà sentire i suoi effetti anche sul futuro della maggior parte delle imprese.

Graziano Dominidiato, presidente di Confcommercio VdA, ribadisce: "L’emergenza sanitaria è grave ma quella economica non è seconda; è necessario preparare il terreno per far rinascere un’economia, fatta soprattutto di piccole imprese, che sono ogni giorno di più in, grave, difficoltà".

Confcommercio chiede l’esonero dal pagamento – e non lo slittamento, ma esenzione - o comunque la consistente riduzione, per il periodo marzo/ settembre 2020, ed il loro rinvio a fine 2021 delle imposte di competenza comunale: tassa sui rifiuti; canone per l’occupazione del suolo pubblico per i plateatici esterni dei pubblici esercizi; canone di occupazione del suolo pubblico per gli ambulanti non alimentari; imposta sulla pubblicità per le attività dei comparti del commercio, del turismo e dei servizi.

“L’imperativo deve essere - sottolinea Adriano Valieri, Direttore Generale di Confcommercio VdA - programmare da subito per domani con la consapevolezza che l’obiettivo è salvaguardare le imprese del territorio e la rete distributiva che, quando sarà finita la situazione di emergenza, deve essere messa in grado di ripartire”.

Confcommercio Vda invita, inoltre, le amministrazioni locali ad utilizzare l’imposta di soggiorno, se istituita, per azioni di promozione turistica straordinaria del territorio, attraverso iniziative coordinate con la Regione e le Associazioni; a valutare la possibilità di concedere, una volta superata l’emergenza, l’accesso gratuito a musei o siti monumentali e la sosta gratuita nei parcheggi situati in prossimità dei centri storici o comunque di aumentare i tempi di sosta a fronte delle tariffe in essere; a ridurre l’aliquota IMU in pagamento per gli immobili.

“Serve un aiuto concreto alla liquidità aziendale così come un segno tangibile di vicinanza alle imprese” rimarcano Dominidiato e Valieri.

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