In relazione ad alcune richieste di cittadini, in seguito a notizie pubblicate a mezzo stampa in campo nazionale e circolanti su diversi social network, l’Azienda Usl precisa che i cosiddetti “test rapidi” sul Coronavirus che sembrano essere utilizzati da ambulatori privati, sono test con cui vengono rilevati anticorpi e antigeni e non possono sostituire un test effettuato in laboratorio.
I “test rapidi” non sono riconosciuti né dall’Oms né dal Centro di prevenzione e Controllo Malattie Europeo, poiché aumentano i rischi di casi “falsi positivi” o “falsi negativi” e possono dunque conferire informazioni cliniche errate, inducendo anche il rischio, per i pazienti interessati, di condotte e comportamenti sbagliati.
I test molecolari in laboratorio sono, attualmente, gli unici che possono certificare la positività o la negatività al Covid-19.