CULTURA - 11 marzo 2020, 10:29

La filosofia Interculturale: una finestra per guardare il mondo da una prospettiva più ampia

Giuseppe Cognetti

Giuseppe Cognetti

"Quando ero bambino, nel piccolo paese calabrese in cui vivevo, si sapeva poco o nulla sulle altre culture. Tutto per me è cambiato il giorno il giorno in cui, a dodici anni, mi sono imbattuto in un libro intitolato 'Yoga in sei settimane': da lì è nata la mia passione per la cultura orientale".

Così Giuseppe Cognetti, professore di filosofia Interculturale all'Università di Siena, ha dato inizio al suo intervento dedicato all'approccio interculturale, ospitato nei locali dell'università della Valle d'Aosta e organizzato dai docenti di filosofia valdostani.

Centro del suo discorso è stata l'importanza del dialogo tra culture diverse, illustrata tramite la metafora del filosofo Raimon Panikkar, già citata nel suo libro "Fra Pannikkar e Jung, un nuovo umanesimo interculturale": in un mondo dove ognuno vede la realtà attraverso la propria "finestra", è importante raccontare agli altri la propria percezione e soprattutto saper ascoltare la loro.

Questo il messaggio alla base della filosofia interculturale, che confronta pensieri d'Oriente e d'Occidente e cerca di contrastare la tendenza delle grande civiltà di sentirsi superiori alle altre, considerate 'barbare'.

"Spesso infatti ci sembra che il mondo sia davvero quello modellato dalla finestra attraverso cui lo vediamo; infatti ognuno di noi nasce situato hic et nunc e la cultura è la nostra terza pelle". Il professore invita quindi a considerare che ci sono nelle altre filosofie aspetti affini alla nostra, che non per questo va svalutata: è necessario conoscere bene la propria cultura per confrontarla con le altre e fare della relatività la parola chiave della propria esistenza. A differenza del relativismo, che non garantisce certezze, la relatività insegna che ogni cultura è relativa, è una tra le tante e non va assolutizzata. Per concludere, come scrive nel suo libro 'Con un altro sguardo': "il pluralismo non afferma che ci sono più verità, ma che la verità è pluralistica"; cosa che in un mondo come quello di oggi, così segnato da barriere e differenze, è bene non dimenticare.

i.c. - e.d.

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