CRONACA - 10 marzo 2020, 14:51

Rinviato a giugno il processo Geenna. Restrizioni al Palazzo di Giustizia contro l’epidemia

Rinviato a giugno il processo Geenna. Restrizioni al Palazzo di Giustizia contro l’epidemia

E’ stata rinviata al 3 giugno la prima udienza davanti al Tribunale di Aosta del processo Geenna, che vede quali imputati Antonio Raso, il dipendente della Casa da gioco Alessandro Giachino e il consigliere comunale sospeso Nicola Prettico, Monica Carcea e il consigliere regionale sospeso Marco Sorbara. Tre le motivazioni alla decisione assunta dal presidente del Tribunale Eugenio Gramola. Primo la richiesta di rinvio avanzata da Raso ‘per problemi di Coronavirus’ (l’imputati risulta inoltre ricoverato  all’ospedale San Paolo di Milano), il ritiro da parte di tutti gli altri imputati della richiesta di celebrazione del procedimento ed i provvedimenti assunti dallo stesso Tribunale per l’emergenza sanitaria.

Una serie di limitazioni all’accesso negli Uffici giudiziari di Aosta è stata infatti diramata martedì 10 marzo del Presidente del Tribunale, Eugenio Gramola (foto), e dal Procuratore della Repubblica, Paolo Fortuna, in ottemperanza alle norme contro la diffusione del Coronaviruas. Dal 10 marzo e sino al 23 dello stesso mese, salvo proroghe, è consentito l’accesso agli Uffici  del Giudice di Pace solo ‘rispetto ad atti di specialissima urgenza’ e in ogni caso non potranno accedere più di quattro persone alla volta, rispettando le distanze di sicurezza. Gramola e Fortuna hanno adottato il cosiddetto decalogo per la prevenzione del contagio (lavarsi le mani, distanza di sicurezza…) ed assunto provvedimenti restrittivi dell’accesso.

Per il Tribunale non sarà consentito l’accesso a più di otto persone per volta alle cancellerie civile e penale; il numero si riduce a quattro per la cancelleria del Gip. Nelle udienze che dovessero eventualmente tenersi alle stese non asarà consentito l’acceso a più di cinque persone per volta, siano esse parti,testimoni o difensori. In Procura l’accesso al casellario è consentito a tre persone per volta, mentre al secondo piano della Procura il numero sale a cinque.

Gli utenti potranno accedere al Palazzo solo per motivi urgenti. Analoghi provvedimenti sono stati assunti per l’Unep, l’Ufficio Notificazioni Esecuzioni e Protesti, le cui porte saranno chiuse ed al quale si potrà accedere solo tramite telefonata ad un numero esposto sulla porta stessa. Sono sospesi pignoramento, sfratti e gli altri atti di esecuzione.

a. b.

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