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ATTUALITÀ | 28 febbraio 2020, 17:00

Fino a giovedì prossimo tempo instabile

PERICOLO VALANGHE: Neve fresca e manto nevoso Nevicata in corso nel pomeriggio. Ieri caduti tra i 25-35 cm nel settore ovest della regione, man mano che ci si sposta verso est dai 20 ai 10 cm. Il calo termico in atto ha consolidato il vecchio manto nevoso su cui si sta posando la neve fresca. Oltre i 2000 m si sono formati nuovi accumuli, anche di grandi dimensioni nei settori a ridosso del Monte Bianco. Attualmente i test di stabilità evidenziano un buon egame tra gli strati di neve fresca e la neve vecchia.

Infografica Centro Multifunzionale Regione autonoma Valle d'Aosta

Infografica Centro Multifunzionale Regione autonoma Valle d'Aosta

Il Centro Funzionale Meteo della Regione Autonoma Valle d'Aosta prevede che le correnti atlantiche condizioneranno il tempo in Valle d'Aosta probabilmente fino a metà della prossima settimana, favorendo passaggi perturbati, con neve a quote medio-basse, alternati a schiarite

SABATO 29 FEBBRAIO

In parte soleggiato, con nubi in aumento, deboli precipitazioni dal pomeriggio, moderate in alta valle, nevose oltre 600 m.

Temperature: minime in lieve aumento, massime in calo nelle valli.

Pressione: in calo.

Venti: 3000 m moderati sud-occidentali; brezze nelle valli.

DOMENICA 1 MARZO

Nuvolosità irregolare, con deboli precipitazioni al mattino e in serata nel settore occidentale, neve sui 1000-1200 m, ampie schiarite nelle ore centrali.

Temperature: in lieve calo in montagna e in lieve aumento nelle valli.

Pressione: in calo.

Venti: 3000 m moderati o forti da WSW; episodi di foehn nelle valli superiori.

NEVE

Problemi tipici valanghivi: neve ventata e neve fresca.
Presenti accumuli a tutte le esposizioni oltre i 2000 m. Salendo di quota gli accumuli aumentano per dimensione e spessore.
La neve recente è formata da strati con coesione e durezza diversi (due nevicate) che possono aver determinato una struttura a lastroni soffici superficiali. 
Creste, colli e dorsali completamente erose, la neve fresca è accumulata nelle conche e nei canali.

Valanghe provocate
Possibile staccare, al passaggio del singolo sciatore, valanghe superficiali di medie dimensioni a lastroni (un po’ coesi dal vento ma ancora soffici), a tutte le esposizioni e anche in pieno pendio.

Valanghe spontanee – più grandi nel settore ovest della regione

A tutte le esposizioni, oltre i 2000 m, possibili valanghe superficiali, puntiformi o a lastroni generalmente di medie dimensioni. Nelle zone a ridosso del Monte Bianco possono raggiungere il fondovalle sia con la componente densa che con quella polverosa.

In generale, man mano che ci si sposta verso il settore est sud-est della regione troviamo meno neve fresca, pertanto la dimensione e diffusione degli accumuli cala.

 

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