Saint-Pierre, capoluogo dell’omonima isola, è una di quelle città che sembrano più interessanti se si osservano a figura intera… «là dove è tutto fantastico nei paesaggi selvaggi e negli angoli di altre isole amene una volta frequentate dai soli pescatori di crostacei e merluzzi».
Alludiamo all’arcipelago di Saint-Pierre&Miquelon (SP&M), posizionato di fronte alle coste canadesi di Terranova. Ci troviamo in terra di Francia, ma in Nordatlantico; l’ubicazione? Vedi: ‘estuario del San Lorenzo’, là dove le acque del grande fiume si mescolano a quelle dell’oceano generando una delle zone più ricche di alimenti ittici e di biodiversità marina. L’imprevedibile aurora boreale che tinge la notte di colori è cosa che avviene intorno ai poli magnetici del globo terracqueo…
Trovandoci a Saint-Pierre capoluogo, ci dovremo accontentare dello sfavillio di mille luci colorate che il territorio urbano presenta, già sul far della sera, in…un continuo estendersi alle strutture portuali, ai moli e alle imbarcazioni di ogni tipo e stazza. I turisti arrivano. I caffè e i bar si riempiono in un clima di socializzazione alcolica e rumorosa. Tra le attrazioni cittadine l’Arche - dalle sezioni che raccontano la storia locale - propone fino al 15 marzo 2020 le tele firmate da Joseph Lemoine (1830-1886) per la gioia di quanti cerchino il passato saintpierrais dipinto da un maestro di prestigio.
Dunque, opere di Joseph Lemoine; immagini conoscitive necessarie, memorie e visioni di un tempo (come nelle scansioni di Patricia Detcheverry, lheuredelest), dove solo l’abbondanza di pesce ha potuto convincere l’uomo a stabilirsi a contatto con le tempeste più forti in questa parte di mondo. Edificio dell’Arche a parte - icona della città - Saint-Pierre capoluogo riporta subito all’epoca eroica degli esploratori leggendari e dei popoli nativi che hanno abitato l’arcipelago. A partire dai Beothuks, dai nomadi e dai misteriosi esseri della preistoria… Nel settentrione isolano, ad Anse à Henry - sortie digestive du dimanche par excellence - sono stati portati alla luce fossili vecchi di 548 milioni d’anni ma anche suppellettili di genti nordiche, mentre scavi ad Anse à Bertrand rinviano a ere tramontate, ma ancora intense, tra risvegli e albe e certi reperti di materia esclusiva. Quasi a picco sull’isolotto di Grand Colombier, nell’immagine HDE.
Notizie in valigia
Documento. Passaporto individuale in corso di validità. Transitando dal Canada, i viaggiatori dovranno richiedere un eTA (autorizzazione elettronica al viaggio) compilando un modulo online, nel sito web Canada.ca/eta.
Come arrivare. In aereo, da Londra-Heathrow a Halifax, nel Canada orientale ( non-stop con Air Canada , email: infoitaly@aircanada.ca); quindi con Air Saint-Pierre, in 90’ di volo. Via mare, traghetto express dal porto di Fortune (Terranova). Dalla prossima estate, l’Archipel sarà nuovamente raggiungibile da Parigi-Charles de Gaulle, con gli aeromobili di ASL Airlines.
Dove mangiare. A Saint-Pierre: Le Feu de Braise, 14 rue Albert Briand; Restaurant Crêperie du Vieux Port , 10 rue du 11 Novembre. A Miquelon città: Restaurant Brian , 18 rue Anne-Claire du Pont de Renon; a Langlade: Chez Janot, Au Gouvernement (a due passi dal molo traghetti).
Dove dormire. A Saint-Pierre: Hôtel Jacques Cartier, 1 rue Saint-Pierre ; Nuits Saint-Pierre, 10 rue du Général Leclerc ; Auberge Saint-Pierre , 16 rue George Daguerre. A Miquelon: Auberge de l’Île, 47 rue Sourdeval, ambiente tipico, noleggio bici.
A tavola. Chiocciole ‘vignettes’, stoccafisso faites maison, filetti di squalo, ‘cabillaud’ merluzzo fresco, crostacei e conchiglie (anche ‘bulot’ o ‘common whelk’) a volontà, paëlla saintpierrais, crêpes alla bretone dolci-salate, lumache, prodotti ittici vari, croissant e squisitezze dolci di Guillard (a Miquelon: La Pâtisserie, in rue des Ateliers), bevendo il meglio offerto da una nuova-rampante cultura brassicola. Assaggiare i preparati della Maison Audouze e i formaggi caprini di Le Grand Large.
Acquisti. Les Chocolats du Caillou, plate-bière/ ‘mûre arctique’ (confettura di bacche di rovi artici o camemori, detta chicouté, in Québec), confetture di graines (bacche), tipo canneberge (mirtilli rossi) e marmellate di bleuets (mirtilli), articoli in pelle di merluzzo, francobolli, quadri e Cd d’artisti locali. Idee a tema: presso la Maison du Cadeau; a Miquelon: da Art Passion, bevendo un caffè.
Richiami turistici. A Saint-Pierre: l’Arche Musée e Archivi; il monumentale Calvaire, sull’omonimo belvedere;la nuova Cattedrale di S.Pietro (1905), il nuovo faro di Galantry (1970), il monumento ai Marinai scomparsi (1964), Fort Lorraine, il sito archeologico di Pointe à Henry. A Miquelon: la chiesa di Notre Dame des Ardilliers (1865), Cap Blanc, Cap de Miquelon , la laguna di Barachois sul bell’andare di Langlade agricola e boschiva. E poi: l’equitazione, la pesca in mare aperto, l’oasi delle balene, gli isolotti e i promontori rocciosi dell’Arcipelago; i relitti semisommersi d’innumerevoli antichi naufragi, la mini terra-emersa di Grand Colombier; gli usi e i costumi locali. Imperdibile: l’île aux Marins, l’isoletta - 1.700mX700 circa - museo a cielo aperto dove ripercorrere la storia dell’Archipel con l’Archipélitude, cafétéria Jézéquel, la fortezza (1854-56) e la chiesa di Notre Dame des Marins (1874)… a un quarto d’ora di navette dal molo di Saint-Pierre città.
Info. Archipel Développement, rue Borda, BP 4365, 97500 Saint-Pierre & Miquelon, tel. 00508.411515. A Parigi : agence.paris@archipel-developpement.fr