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Aosta Capitale | 03 febbraio 2020, 09:15

COMUNICAZIONE POLITICA AUTOGESTITA: Lega invita il sindaco a dimettersi

Cala il buio sul municipio di Aosta

Cala il buio sul municipio di Aosta

Se il Sindaco non ha tempo per amministrare la città rassegni  subito le dimissioni!  Apprendiamo dagli organi di informazione che il Sindaco - per fortuna ancora per  poco - Centoz non ha tempo per leggere i «milioni di atti» che, a suo dire,  uscirebbero dal suo Comune senza la sua preziosa supervisione.

Atti che, a suo  dire, avrebbero così provocato gli abusi oggetto dell’attenzione della Commissione di  accesso ispettivo antimafia.  Non ha tempo per leggere atti importanti del Comune che amministra, ma ne ha  invece moltissimo per inondare i media e i social di interviste e pareri personali. 

Ci  teniamo a fare puntualizzare alcune questioni inerenti lo storico locale di piazza  Chanoux.  Dal 1990 il Caffè Nazionale non è mai stato affidato in gestione in seguito a  procedura a evidenza pubblica, ma sempre e comunque con affidi diretti e proroghe.  Appare allora perciò quantomeno singolare che l’attuale gestore abbia «rifiutato», lui,  un’ulteriore proroga di sei mesi della gestione, stante la manifesta incapacità - o  totale mancanza di volontà - del Comune di agire secondo quanto previsto dalla  legge e dal buon senso. 

Il risultato? Dopo il Giacosa e il Bar du Théâtre, anche il Caffè Nazionale rimarrà a  porte chiuse, contribuendo a desertificare i portici comunali e a impoverire le casse  pubbliche. La spaventosa gestione del patrimonio comunale da parte della rovinosa  coppia Centoz-Marzi si arricchisce così dell’ennesimo episodio di  malamministrazione. 

Sempre tra «i milioni di atti» sfuggiti all’attenzione del quasi ex primo cittadino, è  necessario ricordare che la flebile difesa di Centoz a supporto della consegna dei mobili del Comune da parte del solerte ex assessore Sorbara fa acqua da tutte le  parti. Il fatto che la donazione al Comune di San Giorgio da parte di Sorbara sia  avvenuta senza che vi fosse un provvedimento di radiazione dall’inventario dei beni  del Comune di Aosta, è noto a Centoz da quando è stato sollevato in aula dal  gruppo consiliare della Lega nel 2016.

Peraltro che quell’azione fosse molto sospetta  lo confermano le intercettazioni pubblicate dai numerosi organi di informazione, così  come dalla Commissione d’accesso antimafia.

Troviamo perciò strano non solo il  fatto che al Sindaco non sia «scattato nessun campanello d’allarme», ma che  quell’atto fondamentale per la donazione dei beni non sia, ad oggi, ancora stato  emanato. 

Infine, tra i milioni di atti che sfuggono all’attenzione del Sindaco speriamo di non  dover contare anche le prossime determinazioni del Consiglio dei Ministri sul futuro  di Aosta e quello senz’altro più importante, che lo invitiamo fin da ora a firmare: le  sue dimissioni.

info lega

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