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Consiglio Valle | 23 gennaio 2020, 10:06

Election day sì o no? Intervista a Maurizio Lanivi sindaco di Valpelline

Maurizio Lanivi, Sindaco di Valpelline impegnato nel volontariato

Maurizio Lanivi, Sindaco di Valpelline impegnato nel volontariato

Alpe e Uvp hanno lanciato la suggestione di chiamare i valdostani alle urne a inizio maggio per rinnovare uno squassato Consiglio Valle, dilaniato da personalismi e da veti incrociati, e eleggere i Sindaci.

Al momento, soprattutto da parte di primi cittadini in carica, sono stati più numerosi i contrari dei favorevoli. Tra i sindaci c’è chi come Maurizio Lanivi, sindaco di Valpelline, che si stupisce della contrarietà al voto congiunto.

Perché?

“Raggruppare le elezioni regionali e comunali nello stesso giorno consentirebbe  un importante risparmio economico per le casse pubbliche”.

Vista la situazione, però, la questione economica dovrebbe passare in secondo piano…

“Concordo”.

E allora perché canta fuori da coro dei no all'election day?

“Penso che sia necessaria chiarezza nei confronti dei nostri elettori”.

Cioè?

“Abbiamo ormai perso ogni punto di riferimento e il dire NO ad un election day  getta ancora più incertezza nel marasma politico di oggi”.

Lei è per scegliere Comune o Regione?

“Certo, diversamente sembra quasi un ‘prendersi un paracadute’, un voler dire lasciatemi aperte le due strade; da Sindaco mi candido alle regionali oppure se va male alle regionali lasciatemi la possibilità di candidarmi alle comunali, o vice versa”.

Ma è sempre stato così…

“In parte: da sempre nei comuni si è lasciato spazio ‘alle persone’ abbandonando gli schemi; mentre alle regionali si lascia più spazio alla politica, ai movimenti”.

Vista la dimensione della Valle due campagne elettorali in contemporanea, regionali e comunali, potrebbero limitare la possibilità di scelta dei candidati…

“Ha ragione ma al tempo spesso si restringe lo spazio ai ‘funamboli’ della politica che cercano accordi diversi su piani diversi. Il risultato del funambolismo politico è sotto l’occhio di tutti”.

E perché tanta degenerazione?

“Sono saltati gli schemi d’antan”.

Dunque votando per Regione e Comuni si ritorna agli schemi del passato?

“Non lo so ma sicuramente contribuire ad una maggior chiarezza per i cittadini che oggi chiedono coerenza comportamentale nei cinque anni di mandato elettorale, ma soprattutto chiarezza a partire dal giorno delle elezioni”.  

piero.minuzzo@gmail.com

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