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FEDE E RELIGIONI | 14 dicembre 2019, 09:00

PAPA: Con uno sguardo di tenerezza sulla povertà umana

PAPA: Con uno sguardo di tenerezza sulla povertà umana

«Far conoscere al mondo la gioia della misericordia attraverso la diversità dei vostri carismi: con persone in situazioni di precarietà, con i migranti, i malati, i carcerati, le persone con disabilità, le famiglie ferite». È una consegna esigente quella che Papa Francesco ha affidato ai membri francesi di associazioni, congregazioni e movimenti ecclesiali dedicati alla misericordia divina, ricevuti in udienza venerdì mattina, 13 dicembre, in Vaticano.

«Questa diversità che voi rappresentate — ha detto il Pontefice — esprime il fatto che non esiste povertà umana che Dio non voglia raggiungere, toccare e soccorrere». Da qui l’augurio «di poter trovare i modi per testimoniare attorno questa gioia di evangelizzare annunciando la misericordia di Dio, per diffondere nel mondo la cultura della misericordia, di cui ha urgente bisogno».

Con una raccomandazione: ovvero «che il compimento, a volte molto impegnativo e faticoso, delle vostre attività caritative non soffochi mai il respiro di tenerezza e di compassione da cui devono essere animate, e lo sguardo che lo esprime».

Uno sguardo, ha chiarito Francesco con un’aggiunta a braccio al testo preparato, che non deve partire «dall’alto con condiscendenza», ma dev’essere «uno sguardo di fratello e sorella, che solleva»; perché «le persone hanno anzitutto bisogno di sentirsi comprese, apprezzate, rispettate, amate». E, ha concluso, «c’è un solo modo lecito di guardare una persona dall’alto in basso» ed è «per aiutarla a sollevarsi».

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