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CRONACA | 12 dicembre 2019, 22:54

La Petite Patrie sprofonda nella geenna

L'attività elettorale del 'locale' - secondo gli inquirenti - si è svolta in favore di Laurent Viérin (Union valdotaine progressiste), di Luca Bianchi, Marco Sorbara, Augusto Rollandin e Renzo Testolin (Union valdotaine), Stefano Borrello e PIerluigi Marquis (Stella alpina) e Antonio Fosson (Area Civica). Inoltre viene rilevato un "interessamento" del 'locale' alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 volto a favorire Albert Laniece e Giampaolo Marcoz"

La Petite Patrie sprofonda nella geenna

Sono nomi eccellenti quelli che sono circolati tra ieri e oggi. Nomi che hanno demoralizzato tutti i valdostani che sono stati avvolti dallo scoramento morale perché più nessuno sa più di chi avere fiducia. Dalla costola dell’inchiesta Geenna, che ha portato in carcere una ventina di persone,  è nata una nuova inchiesta sui rapporti tra alcuni candidati alle elezioni e personaggi legati alla 'ndrangheta condotta  dalla Direzione distrettuale antimafia di Torino sulle Regionali del 2018 in Valle d'Aosta. L'ipotesi di reato è corruzione elettorale.

La nuova inchiesta è venuta alla luce del sole a Torino durante l'udienza preliminare dell'operazione Geenna per infiltrazioni della 'ndrangheta nella regione alpina. Operazione che nel gennaio scorso ha portato a 17 arresti. Il colpo di teatro l’ha fatto la procura che ha chiesto di inserire nel fascicolo processuale una annotazione, redatta dai carabinieri di Aosta, al fine di rafforzare il quadro accusatorio.

Nelle circa 800 pagine del  nuovo filone di indagine sono riportate numerose intercettazioni, che proverebbero  le relazioni tra candidati "eccellenti" e esponenti di spicco della comunità calabrese che vive in Valle d'Aosta, alcuni dei quali sotto processo proprio per legami con la 'ndrangheta.

Secondo il pm Valerio Longi "il sodalizio mafioso di matrice 'ndranghetista è riuscito a condizionare le scelte elettorali di una parte degli elettori al fine di soddisfare i propri interessi". E dalle carte spunta anche il il nome del presidente della Regione, Antonio Fosson, che - secondo gli inquirenti - si faceva influenzare da un anziano pensionato calabrese vicino ad esponenti del 'locale' di Aosta. Sono anche stati documentati anche incontri tra lo stesso Fosson e uno dei capi dell'organizzazione criminale.

Si tratta di Giuseppe Petullà, socialista della prima ora, ex imbianchino. Il pm Longhi evidenzia che Antonio Fosson saluta Giuseppe Petullà chiamandolo sempre 'capo' e sembra incredibile che un semplice anziano pensionato di origine calabrese possa influenzare, anzi dettare, la linea politica di un ex senatore della Repubblica italiana e assessore regionale come Antonio Fosson".

Il pm Valerio Longi, titolare dell'inchiesta denominata 'egomnia', nella notazione trasmessa ad integrazione nell'ambito dell'udienza preliminare per l'operazione Geenna su infiltrazioni della ndrangheta in Valle d'Aosta scrive che Petullà è "soggetto vicino ad esponenti del 'locale' di Aosta quali Antonio Raso e Marco Di Donato". I carabinieri hanno anche documentato un incontro tra Fosson e Raso, nel ristorante di quest'ultimo, "per parlare delle elezioni regionali, ma il discorso avviene a voce bassissima e si riescono a comprendere solo brevissimi passaggi".

Fosson,  in una nota, ha manifestato "assoluta serenità e fiducia nella Magistratura che non potrà che accertare la mia totale estraneità".

Alle elezioni la 'locale' di Aosta - secondo il pm - ha sostenuto i candidati di tutti i principali partiti autonomisti. La strategia del sodalizio era di "godere di un debito di riconoscenza da parte degli esponenti dei maggiori partiti autonomisti valdostani" e di "avere un maggior numero di consiglieri fedeli nel consesso regionale". Infine, "occorre evidenziare che sono tre gli ex presidenti della Regione Valle d'Aosta: Augusto Rollandin, Laurent Viérin e Pierluigi Marquis, che nel corso della campagna elettorale si incontrano o cercano di incontrare proprio i fratelli Di Donato, quindi coloro che durante l'indagine Geenna è emerso essere ai vertici del 'locale' di 'ndrangheta", circostanza che secondo il pm è "quantomeno allarmante".

Altro colpo di teatro l’ha fatto in apertura dell’ udienza preliminare - che dopo quattro ore di confronto sugli atti e sulle richieste degli avvocati difensori, il giudice ha aggiornato il dibattimento a giovedì 19 gennai - l’avvocato Raffaele della Valle, che difende Marco Sorbara. "Mi stupisce – ha detto - che il Presidente della Giunta regionale abbia promosso una costituzione di parte civile dell'Amministrazione nel processo Geenna quando lui stesso è chiamato in causa come 'beneficiario' di aiuti elettorali in un nuovo fascicolo depositato solo martedì dalla Dda di Torino".

Con una buona dose di sarcasmo Della Valle ha aggiunto: "Questo nuovo corposo faldone rappresenta un pacco natalizio che davvero non ci aspettavamo e dovremo leggerlo tutto per capire se e come potrà entrare in questo dibattimento o prendere una strada tutta sua".  

Martedì scorso il pm Valerio Longi della Dda torinese ha depositato alla cancelleria del Gup un fascicolo, perlopiù trascrizioni di intercettazioni e annotazioni investigative effettuate dopo il 23 gennaio scorso, quando furono arrestate una ventina di persone tra cui Marco Sorbara, consigliere regionale dell’Uv, Nicola Prettico consigliere comunale di Aosta dell’Uv; Monica Carcea, assessora del Comune di Saint Pierre.

INCHIESTA GEENNA

L'inchiesta Geenna riguarda presunte infiltrazioni della 'ndrangheta in Valle d'Aosta. Le indagini di Dda di Torino, carabinieri del Gruppo Aosta e del Ros si concentrano sulla presunta locale di 'ndrangheta del capoluogo regionale, con al vertice Marco Di Donato, aostano di 50 anni, e di cui farebbero parte, tra gli altri, il consigliere comunale di Aosta sospeso Nicola Prettico e il ristoratore cinquantenne Antonio Raso, di Aosta. Marco Sorbara, consigliere regionale sospeso, e Monica Carcea, ex assessore comunale a Saint-Pierre, erano finiti in carcere - e poi ai domiciliari - con l'ipotesi di concorso esterno in associazione mafiosa.

red. cro.

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