Chez Nous - 30 novembre 2019, 12:52

La forza della debolezza

La forza della debolezza

C’è chi dice che Antonio Fosson, il presidente della Regione, non riuscirà a mangiare il panettone. Altri dicono che per evitare il rischio il panettone l’ha già mangiato in anticipo. Antonio Fosson e la sua giunta oltre a magiare il panettone, stapperà lo spumante a fine anno, appenderà la calza della befana, anche se dentro troverà qualche pezzullo di carbone. E poi si mangerà le bugie di carnevale e spaccherà l’uovo di Pasqua.

In piazza Deffeyes la forza della politichetta sta nella debolezza dei numeri e nella necessità di compromessi per salvare la sedia.

Il prossimo appuntamento è con la Corte dei Conti che si esprimerà sulla questione dei circa 140 milioni di euro che ha chiesto come indennizzo per danni erariali a una dozzina di consiglieri per via dei finanziamenti al casino.   Fino ad allora sicuramente in piazza Deffeyes non si muoverà boccio.

Troppe le paure e più ancora gli interessi in ballo. Il cardinale Carlo Maria Martini in un suo libro-riflessione ha scritto “Tutti soffriamo a causa di errori anche nostri, e tuttavia c’è una gran parte degli uomini che soffre più di quanto non meriterebbe, più di quanto non abbia peccato: è la gente misera, oppressa, che costituisce i tre quarti dell’umanità”. E’ questa è anche la fotografia della Valle d’Aosta un tempo ricca e opulenta oggi in decadenza con oltre 8.000 valdostani che si rivolgono alla Caritas e al Banco Alimentare per campare.

Tutto questo mentre in piazza Deffeyes e all’Hotel de la Ville di Aosta pensano agli equilibri politici per mantenere la poltrona e ipotecarla per il prossimo futuro. In questo momento, dinanzi ad una Petite Patrie smarrita e confusa sono necessari impegni chiari senza paura e senza complessi. Ma non possiamo sperare.

Stanno giungendo in Valle Le Sardine, il movimento lanciato da quattro giovani bolognesi. Ma qui si sono appropriato delle sardine, vecchi politici, politici della vecchia politica, imprenditori che vogliono entrare in politica, politici che voglio rientrare in politica dopo essere stati espulsi, personaggi in cerca di autore, scamorze che sperano di trovare nella politichetta la pagnotta, mezze tacche senza arte né parte e tanti minus habens Ecco perché la forza della politica e la debolezza.

Nella casta tutti hanno bisogno di tutti e tutti sono pronti da tendere la mano per salvaguardare i propri interessi. Basti vedere cosa succede nei vertici delle partecipate o negli enti che dipendono dalla Regione.

Invece di dare spazio ai giovani, alle competenze fresche, a chi si confronta giorno dopo giorno con l’innovazione, le nuove tecnologie si mantengono cariatiti, commissari, pensionati che scaricano ai sottoposti responsabilità delle scelte gestionali.

E’ necessario che i Valdostani prendano coscienza che siamo sull’orlo del baratro e si organizzino. Aspettare che qualcun altro risolva i problemi, ci ha portato a questo. Siamo noi che dobbiamo rivendicare i nostri valori e ideali. Siamo noi che dobbiamo diventare protagonisti del nostro futuro.

La nostra debolezza è la loro forza.

piero.minuzzo@gmail.com

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