CULTURA - 22 novembre 2019, 12:19

Andrea Camilletti al Circolo della Stampa con la sua 'Scuola amica della montagna'

Da sn Nello Notari, Maria Grazia Vacchina, Andrea  Camilletti e Vanessa Bertello

Da sn Nello Notari, Maria Grazia Vacchina, Andrea Camilletti e Vanessa Bertello

“Una scuola amica della montagna” è il tema della conferenza svolta al Circolo della Stampa di Aosta dal professor Andrea Camilletti, insegnante e scrittore valdostano.Da sempre impegnato in progetti di scrittura creativa e di radicamento educativo nell’ambiente valdostano, di notevole attualità data la centralità della scuola nel destino dei popoli, non solo minoritari, il professor Camilletti ha guidato i commensali e soci del Circolo riuniti al ristorante Intrecci di Aosta nella presentazione di un libro che raccoglie una serie di racconti frutto di un percorso di scrittura creativa, lungo quasi quattro anni, realizzato dagli studenti della scuola secondaria di primo grado “Eugenia Martinet” di Aosta. Presenti alla serata coordinata  da Maria Grazia Vacchina, presidente del Circolo, anche i colleghi di Camilletti Nello Notari (dirigente didattico) e Vanessa Bertello

Nel primo racconto ha raccontato le vicende di alcune “mucche rivoluzionarie” che decisero di ribellarsi al pastore Gût e di instaurare un “Alpeggio degli Animali”. Le mucche Stella Alpina e Lattosa si misero a capo del nuovo ordine, ma ben presto qualcosa tra le due vacche s’incrinò.

Nella seconda storia “Amici animali” è stata raccontata la particolare amicizia tra un cane cieco e un simpatico riccio, accuditi dalla loro padroncina Melissa.

Nel terzo racconto Camilletti narra le avventure di un gruppo di pigre marmotte restie ad abbandonare il loro bel Paese del Ginepro, nonostante siano minacciate da un imminente pericolo: tutte vogliono rimanere nel luogo dove sono nate. Una marmotta ribelle decide di intraprendere un lungo viaggio e scoprirà il terribile piano che gli uomini stanno realizzando per distruggere l’ambiente alpino valdostano.

L’ultimo progetto è la raccolta di storie che gli alunni hanno immaginato di vivere in un ipotetico “Future Self(ie)”. Tra aspiranti calciatori, youtuber, stiliste, avvocati e medici è emerso uno spaccato sociale della “generazioni da selfie” in un’istantanea del futuro. La presentazione è stata accompagnata dalla proiezione delle rappresentazioni svolte dai ragazzi, dai disegni realizzati dagli alunni e dalla lettura di alcuni estratti dei racconti.

i.d.

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