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Il rosso e il nero | 21 novembre 2019, 10:00

E' ANCORA APERTA LA CACCIA IN REGIONE? (2 fine)

E' ANCORA APERTA LA CACCIA IN REGIONE? (2 fine)

255 milioni di euro per gli investimenti nel 2020 in Valle 'Aosta, che diventeranno 672 milioni per il triennio 2020-2022. E' questa la nota positiva della nuova legge di stabilità regionale che, da un certo punto di vista, potrebbe segnare una interessante inversione di tendenza rispetto al recente passato.

Il mutato rapporto tra spesa corrente e spese per investimenti sembra ipotizzare un futuro più tranquillo per quanto riguarda infrastrutture, edilizia privata e grandi opere pubbliche. Alcuni segnali sono significativi: 186 lavori nel settore edile (dichiarazioni dell'assessore Stefano Borrello)  per un importo di 226 milioni nel triennio.

Spiccano inoltre fra tutti  i 108 milioni di euro da destinare alla realizzazione al nuovo ospedale Umberto Parini, come anche il riconoscimento di priorità, con uso degli avanzi di gestione, per il recupero delle caserme Baltricco e Giordana funzionali ai servizi amministrativi del nuovo Polo Universitario. Manca però un riferimento specifico al completamento del 1° lotto della Nuova Università che dovrebbe servire a rendere disponibili aule e laboratori per docenti e studenti, la cui ultimazione è stata di recente sollecitata anche dal Rettore e dal corpo insegnante dell'Università valdostana.

I lavori per il primo lotto universitario sono fermi da mesi per mancato finanziamento, una sospensione che rischia di produrre contenziosi finanziariamente pesanti, oltre che danni per i livelli occupazionali. Il settore edile è quello più in sofferenza nel quadro socio-economico regionale sia per quanto riguarda la parte privata che quella pubblica.

Reperire risorse finanziarie per la ripresa dell'edilizia regionale è di importanza vitale per il futuro della nostra comunità. Ecco perché riteniamo particolarmente valide le considerazioni formulate alla presentazione della nuova legge di stabilità regionale, approvata dalla Giunta e che ora passa all'esame del Consiglio Regionale.

Il dibattito politico degli ultimi giorni sembra aver messo la sordina alla questione relativa alla fusione in un'unica azienda della NUV (Nuova Università Valdostana) e della COUP (Complesso Ospedaliero Umberto Parini) forse perché ci si sta rendendo conto che per il momento è necessario che queste opere pubbliche, sulla base delle esperienze e professionalità già acquisite, procedano intanto nel completamento dei propri lavori.

Ma non c'è da stare sicuri viste le difficoltà che animano e che compromettono l'attuale maggioranza dove la stessa modifica della legge elettorale (perno dell'accordo di maggioranza) viene messa continuamente in discussione dagli stessi contraenti dell'accordo di legislatura. Anche perché, e l'ho scritto in un altro mio articolo, parlare di riforma elettorale e di elezione diretta di Presidente e Giunta in Valle d'Aosta è come parlare di corda in casa dell'impiccato.   

Romano dell'Aquila

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