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Le Messager Campagnard | 19 novembre 2019, 17:40

Urgv condivide proposta giunta sul lupo

Confagricoltura - Union Regionale des Agricolteurs Valdotains sulla prevenzione dai predatori. “Bene la proposta della Giunta per una coesistenza equilibrata tra attività agricola e lupi”

Ercole Zuccaro, neo direttore di Confagri Piemonte Valle d'Aosta

Ercole Zuccaro, neo direttore di Confagri Piemonte Valle d'Aosta

In vista della seduta del Consiglio regionale della Valle d’Aosta che domani e dopodomani (20-21 novembre) dovrebbe discutere il Disegno di Legge n.40 concernente “Misure di prevenzione e di intervento concernenti la specie lupo, ai sensi dell'articolo 16 della direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e semi-naturali e della flora e della fauna selvatiche”, Confagricoltura ha diffuso una nota per illustrare la posizione dell’organizzazione agricola che in valle rappresenta oltre 300 aziende agricole.

Il tema della gestione e coesistenza tra grandi carnivori e agricoltura è un tema complesso - precisa Confagricoltura – e riguarda tutta l’Europa, in particolare le regioni dell’arco alpino e delle zone montane. I lupi, stando alle informazioni che giungono da Bruxelles, sono aumentati del 20% all’anno negli ultimi due anni con un forte aumento delle spese per l’introduzione di misure di protezione da parte degli agricoltori.

I lupi rappre - sentano un gravissimo problema anche per la Francia, per la Finlandia, dove oltre ai lupi vi sono anche le linci e gli orsi che attaccano gli allevamenti, in Croazia, Austria e in Spagna dove, nella sola regione delle Asturie, l’anno scorso, sono stati uccisi circa 4.000 animali e dove gli allevatori hanno sempre più paura a restare nei pascoli creando così gravi danni alla biodiversità ed all’ambiente.

Il direttore di Confagricoltura Valle d’Aosta - dell’Union Regionale des Agricolteurs Valdotains, Ercole Zuccaro, precisa che “in agricoltura la sostenibilità economica è legata alla sostenibilità ambientale: dobbiamo evitare che si estinguano gli allevatori in montagna per paura degli attacchi dei lupi. Con i pericoli che ci sono attualmente si corre il rischio di dove abbandonare talune zone di pascolo, a danno della biodiversità dei pascoli, senza contare che va salvaguardata anche la biodiversità degli animali che sono in grave pericolo per i continui attacchi dei lupi”.

Confagricoltura ha chiesto al ministero italiano la definizione di un piano nazionale di gestione dei lupi: l’Unione europea deve rivedere le proprie norme per permettere agli agricoltori di continuare serenamente le proprie attività senza temere continui attacchi, che non solo provocano danni economici, ma seminano paura e panico tra gli abitanti delle zone rurali.

“Gli allevatori – dichiara la referente di Confagricoltura Valle d’Aosta Morena Danna, assessora all'agricoltura del Comune di Montjovet – sono in prima linea, da sempre, per la difesa dei pascoli montani e per la salvaguardia dell’ambiente, ma dobbiamo permettere loro di lavorare in sicurezza, a vantaggio del territorio e di tutta la collettività. Per questo concordiamo sul disegno di legge regionale numero 40, che pone le basi per una coesistenza equilibrata tra attività agricola e lupi”.

Confagricoltura ricorda che la Corte di giustizia europea ammette la caccia come strumento di gestione per le specie animali protette.

Lo scorso 10 ottobre la Corte di giustizia europea (CJ) ha sentenziato, in base al diritto dell’UE, che la caccia può essere ammessa come strumento di gestione delle specie animali protette, come per esempio i lupi, a condizione che siano soddisfatte rigorose condizioni.

La pronuncia preliminare della Corte di giustizia europea arriva in risposta a un quesito posto dal Tribunale finlandese sulla caccia ai lupi, una questione che riguarda da vicino molti Stati membri, che utilizzano la caccia sia come strumento di controllo della diffusione dei grandi carnivori, sia come mezzo per permettere la sostenibilità della loro presenza sociale nelle zone rurali. In seguito alla pronuncia della Corte di giustizia europea spetterà al tribunale finlandese emettere un verdetto definitivo sul caso.

red. eco

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