CRONACA - 11 novembre 2019, 11:38

Una corona di fiori per ricordare alle istituzioni che è esistito il pretore Giovanni Selis

Da sn Lorenzo Chiodo, Gaetano Merulla e Rosario Mele

Da sn Lorenzo Chiodo, Gaetano Merulla e Rosario Mele

C'è ancora in Valle d'Aosta qualcuno che ricorda e onora il pretore Giovanni Selis, morto nel 1987 dopo una vita dedicata al servizio della comunità. Domenica 13 novembre Lorenzo Chiodo, Gaetano Merulla e Rosario Mele, membri del Direttivo regionale della delegazione valdostana dell’International police association-Ipa si sono recati al cimitero di Rhemes Notre Dame per deporre una corona sulla tomba di Selis, autore di alcune fra le più delicate inchieste degli anni ’70 e ’80 in Valle d’Aosta, che nel 1982 in vie Monte Vodice scampò miracolosamente all’esplosione della sua autovettura, trasformata in quella che viene ricordata come la prima autobomba in Italia contro un magistrato.

"Nel rispetto dei valori della legalità che da sempre promuove e divulga -  si legge in una nota - l'Ipa VdA ha ritenuto doveroso onorare la memoria di un uomo amante della verità e della giustizia e soprattutto della Valle d’Aosta, tanto da voler qui essere seppellito".

La commemorazione segue l'intervento di ripulitura e manutenzione della tomba del magistrato da parte di alcuni volontari aostani lo scorso settembre, ma da tempo le istituzioni valdostane paiono essersi dimenticate del prezioso lavoro svolto in Valle d'Aosta dal Pretore Selis, che fu tra i primi ad avviare indagini sull'enorme flusso di denaro che negli anni '70 e '80 circolava senza controllo e in mani a dir poco ambigue attorno al Casino de la Vallée di Saint-Vincent.

L’Ipa è un organismo apolitico, presente in 67 Stati nei cinque Continenti, che raggruppa tutti gli appartenenti alle diverse Forze di Polizia, contando nel mondo oltre 400.000 aderenti di cui circa 15.000 solo in Italia e 240 in Valle d’Aosta; si propone di avvicinare fra loro i soci, elevandone nel contempo il livello culturale e professionale attraverso conferenze, seminari, dibattiti (anche pubblici, onde avvicinare le Forze dell’Ordine alla popolazione) con incontri ed attività culturali varie, non tralasciando iniziative turistiche e sociali, rappresentando un mezzo d’incontro e di conoscenza fra persone diverse per lingua, razza e religione.

p.g.

Ti potrebbero interessare anche:

SU