AMBIENTE - 24 ottobre 2019, 13:22

Issogne: La discarica Chalamy non diventi una nuova Pompiod

Issogne: La discarica Chalamy non diventi una nuova Pompiod

"Evitiamo una Pompiod 2: siamo in una fase di predisposizione della discarica e non di conferimento, cerchiamo quindi di modificare gli atti in autotutela, facendo una valutazione se autorizzare tutte queste tipologie di rifiuti. Se l'approccio è questo mi sembra più che corretto, perché la preoccupazione nella popolazione è davvero tanta". L'auspicio è di Elso Gerandin (Mouv) che sulla discarica di Chalamy ha presentato un'interpellanza-

Elso Gerandin

"Le analogie tra la discarica per rifiuti inerti di Chalamy con quella di Pompiod ad Aymavilles, che ha fatto emergere diverse preoccupazioni sono evidenti, per questo chiediamo al Governo se voglia dare indicazioni perché a Chalamy possano essere conferiti esclusivamente materiali inerti e non rifiuti non pericolosi. Ci chiediamo anche perché siano stati prorogati i tempi di conclusione della preparazione della discarica fino a ottobre 2020 anziché al 2018, tra l'altro con un semplice provvedimento dirigenziale a fronte della delibera della Giunta regionale del 2014. Fermiamo questa discarica prima che si trasformi in un problema e che arrivi in Consiglio una nuova petizione.»

Nella risposta, l'Assessore all'ambiente, Albert Chatrian, ha assunto l'impegno a organizzare da subito un incontro con la Commissione consiliare competente «al fine di sgomberare il campo da ogni equivoco e fotografare lo stato dell'arte: c'è la volontà di affrontare nel merito la questione, al di là delle bandierine ideologiche, per trovare delle soluzioni.» Entrando nel merito delle domande poste, l'Assessore ha ricordato che «la discarica per rifiuti speciali inerti di Issogne è stata autorizzata il 3 ottobre 2014 con provvedimento di Giunta, al termine di una regolare istruttoria e dopo aver acquisito il parere di tutti i soggetti coinvolti nel procedimento e senza che vi fossero pareri negativi, come risulta dalla lettura del verbale della Conferenza di Servizi appositamente convocata ad agosto 2014. Essendo la discarica predisposta in conformità a quanto previsto dal decreto legislativo 36/2003, non è possibile, da parte dell’ente concedente, assumere in modo unilaterale la decisione di autorizzare alcuni codici del Catalogo Europeo dei Rifiuti (l’elenco dei codici attribuiti ad ogni singolo tipologia di rifiuto, utilizzati in tutta Europa) e non altri.» 

In merito alle tempistiche di realizzazione dell’opera, l'Assessore Chatrian ha spiegato che «la proroga si è resa necessaria in quanto le trattative per l'affitto di ramo d'azienda, come specificato dall’impresa CAPE Srl (titolare dell'autorizzazione), si sono concluse solo a settembre 2018 con l’individuazione dell’impresa Dimensione Green Srl, a cui è stata successivamente volturata la titolarità dell’autorizzazione. La proroga è stata autorizzata con provvedimento dirigenziale in quanto si tratta di atti che non hanno natura discrezionale, e trattandosi per di più di un impianto di discarica il cui progetto era stato assoggettato alla Valutazione di impatto ambientale nel 1995.»

Il Consigliere Elso Gerandin, nella replica, ha accolto con favore l'impegno di confrontarsi al più presto in Commissione consiliare: «Evitiamo una Pompiod 2: siamo in una fase di predisposizione della discarica e non di conferimento, cerchiamo quindi di modificare gli atti in autotutela, facendo una valutazione se autorizzare tutte queste tipologie di rifiuti. Se l'approccio è questo mi sembra più che corretto, perché la preoccupazione nella popolazione è davvero tanta.»

red. cro.

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