è stata esaminata la proposta di deliberazione della Giunta regionale per l’approvazione degli importi e delle modalità di erogazione dei finanziamenti regionali da assegnare agli enti gestori dei servizi per anziani e inabili per l’anno 2019, ai sensi della legge regionale n. 93 del 1982. Come ha evidenziato Riccardo Bieller, responsabile politico della Consulta “Servizi associati delle Unités e politiche sociali” e sindaco di Pré-Saint-Didier, “annualmente la Regione fornisce indicazioni agli enti gestori dei servizi per anziani in merito agli importi dei trasferimenti e alle modalità per l’erogazione. La deliberazione in oggetto richiama i contenuti di quella dello scorso anno. Per il 2019, i finanziamenti regionali assegnati alle Unités e al Comune di Aosta sono pari a 18,7 milioni di euro”. Il criterio di finanziamento rimane invariato: il costo unitario ottimale è definito in 115 euro giornalieri a posto letto per le strutture protette e in 125 euro al giorno a posto letto per le strutture protette plus; il costo orario per il servizio di assistenza domiciliare è invece pari a 22,5 euro all’ora nei giorni feriali e a 23,5 euro all’ora nei giorni festivi. I posti disponibili al 1° gennaio 2019 sono 526, confermando quelli del 2018. Già il 21 febbraio scorso era stata approvata l’erogazione di un primo acconto per il 2019, pari a 9,3 milioni di euro. Il saldo avverrà previa rendicontazione da presentare entro il 30 giugno prossimo, entro il limite di stanziamento di bilancio regionale. Il parere è stato favorevole all’unanimità.
Successivamente, l’Assemblea del Consiglio permanente si è espressa sulla proposta di deliberazione della Giunta regionale che aggiorna gli interventi in materia di affidamento familiare e a favore di giovani adulti, oltre alle modalità per l’erogazione dei relativi contributi.
“La Struttura Servizi alla persona e alla famiglia – ha detto Riccardo Bieller - ha identificato nuove forme e tipologie di affidamento, più flessibili, come l’affido part-time e l’affiancamento tra famiglie. Si propone l’introduzione, in via sperimentale, della figura del tutor come eventuale figura di supporto, per il quale è previsto un piccolo contributo di 80 euro al mese. Il tema dell’affidamento è molto delicato – ha affermato Bieller – il Sindaco deve assicurare, per quanto di sua competenza, il rispetto delle norme, ma al tempo stesso bisogna ricordare che al centro ci sono le esigenze dei minori e la vicinanza delle Istituzioni a loro e alle famiglie”.
Essendo riconosciuto il valore sociale di tutte le tipologie di affido, sono stati previsti contributi anche per gli affidamenti part-time e gli affiancamenti familiari, con un aumento dei contributi del 30% per gli affidamenti di minori in situazione di particolare complessità. È stato inoltre confermato il contributo massimo di 4.500 euro annui per i progetti di accompagnamento all’autonomia di giovani tra i 18 e i 21 anni. È stata inoltre inserita una specifica rispetto ai progetti per i minori che vogliono rendersi autonomi, alla maggiore età, ma che continuano a rimanere presso la famiglia affidataria, prevedendo così un sostegno economico tra il diciottesimo ed il ventunesimo anno di età ed eccezionalmente fino al venticinquesimo anno di età. Il parere è stato favorevole all’unanimità.
Il terzo punto relativo alle politiche di welfare ha riguardato la proposta di deliberazione della Giunta regionale che approva, per il biennio 2019-2020, il piano di azione annuale per la promozione e il sostegno del sistema dei servizi per la prima infanzia. La proposta esaminata prevede, come trasferimenti per il 2019, 4.088.519,54 euro da ripartire in proporzione ai posti autorizzati e finanziabili, pari a 598 posti di nido d’infanzia e 40 posti di spazio gioco (riferiti a trasferimenti correnti agli enti locali per la gestione dei servizi alla prima infanzia) e 138.491,87 euro per 52 posti finanziabili di nido aziendale (fondi assegnati dallo Stato).
Per il 2020 sono poi previsti 2.760.000,00 euro di acconto. Riccardo Bieller ha articolato i contenuti del documento in Assemblea, con alcune osservazioni. Nella DGR, per i posti finanziabili anche per il biennio 2019-2020, il costo unitario ottimale mensile di riferimento, per gli enti pubblici titolari di servizi socio-educativi, è pari a 900 euro per i nidi d’infanzia e i nidi aziendali, ed è di 450 euro per gli spazi gioco.
“È necessario che agli enti titolari sia riconosciuto il costo unitario ottimale per ogni bambino iscritto, indipendentemente dal fatto che frequenti a tempo pieno o part-time il servizio”. Inoltre, ha proseguito, “da tempo chiediamo di eliminare il riferimento alla retta non svantaggiosa se la sede è diversa da quella di residenza, tenuto conto del fatto che il trasferimento reginale non copre l’intero costo del servizio: al disavanzo devono provvedere gli enti locali con risorse proprie”. Ha poi concluso Bieller: “Le proposte che abbiamo fatto al Legislatore, già nel 2017, non sono state prese in considerazione. Per questo motivo, la proposta è quella di un parere contrario, fatto salvo l’accoglimento delle proposte modificative”. L’Assemblea ha quindi votato tale proposta all’unanimità.