Partirà il primo ottobre il Progetto protezione famiglie fragili in ambito oncologico, per il supporto psicologico, sociale e assistenziale, organizzato dall'azienda Usl Valle d'Aosta, in collaborazione con la Rete oncologica Piemonte e Valle d'Aosta e l'Anpas, la Federazione regionale soccorso.
Nel presentarlo il commissario Usl Angelo Pescarmona ha spiegato: "Si rivolge alle famiglie colpite da un evento oncologico che, spesso, va ad aggravare una situazione di fragilità". Per l'assessore alla Sanità Mauro Baccega è "un progetto efficace e necessario che va fortemente sostenuto''. Commentando la diminuzione di casi di cancro in Italia ha aggiunto: ''le azioni di screening, di prevenzione e di promozione di corretti stili di vita stanno dando i primi frutti''.
Il progetto, mutuato dal Piemonte, prende in carico, con percorsi individuali, non solo il malato oncologico ma si estende all'intero nucleo familiare. Tra le possibili fragilità la presenza di minori, di altri membri della famiglia con disabilità o altre patologie, le difficoltà economiche o di integrazione. Le aree del progetto coinvolgono medici, infermieri, assistenti sociali, educatori. Nella rete si inseriscono, poi, i volontari Anpas, che riunisce 15 associazioni di volontariato per 650 volontari su tutto il territorio valdostano. All'Anpas è affidata la gestione dei fondi. (ANSA).
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