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ECONOMIA | 18 settembre 2019, 11:23

Sempre più rosa il mondo imprenditoriale valdostano

Flavia Balbis, presidente Terziario Confcommercio VdA 'La crescita deve essere sostenuta con investimenti più consistenti per favorire l’innovazione e la formazione”

Flavia Balbis, presidente Terziario Confcommercio VdA

Flavia Balbis, presidente Terziario Confcommercio VdA

Al 31 dicembre 2018 erano attive 2.931 imprese femminili, pari al 23,72% del totale con un saldo positivo di 24 aziende sul 2017 pari allo 083% se si raffronta l’anno precedente. Di più, l’imprenditoria femminile in Valle d’Aosta è cresciuta più che nel resto d’Italia.

E’ quanto emerge dai dati dell’ “Osservatorio Imprenditoria Femminile” condotto da Unioncamere-Infocamere (aggiornamento al 31 dicembre 2018) ed elaborati da per conto di Confcommercio da Format Research S.r.l., istituto di ricerca con sede a Roma, dal 1992 è attivo in Italia e in Europa nella produzione di dati, informazioni ed analisi.

“I dati – spiega Graziano Dominidiato, Presidente di Confcommercio VdA (nella foto sopra), pur nella limitatezza dei numeri dimostrano di quanto sia importante la componente femminile nelle attività produttive in Valle”. Una presenta che Confcommercio VdA “vuole valorizzare e portare alla luce del sole – dice Dominidiato – organizzando per nel prossimo mese alcune iniziative dedicate al Terziario Donna in Valle d’Aosta   Infatti, il dato rilevante è che la Valle d’Aosta è  la sesta regione italiana come incidenza di imprese femminili e questo, spiega Flavia Balbis, presidente terziario donna Flavia Balbis Confcommercio VdA, dimostra l’esigenza di investire maggiormente per dare la giusta spinta ad una crescita che al momento avviene per forza di inerzia”.

Aggiunge Flavia Balbis: “Sono necessari maggiori investimenti perché le imprese oltre ai macchinari hanno la necessità di software innovativi, competenze digitali e formazione del personale, per stare al passo con le altre regioni e gli altri paesi europei”.

Ma di cosa si occupano le imprenditrici?

Più in generale quasi la metà del saldo complessivo si deve all’aumento delle imprese femminili attive nel settore turistico e in quello delle altre attività dei servizi in prevalenza servizi alla persona). Altro aspetto da sottolineare è che le imprese a conduzione femminile mostrano una maggiore propensione all’export ma anche una buona attenzione all’attività di marketing e all’innovazione “fattori rilevanti – sottolineano Dominidiato e la signora Balbis - oggi per l’accelerazione della crescita.   Proprio per sottolineare l’importanza dell’attività femminile nella generazione di valore economico e sociale, e per incoraggiare le aziende ad attuare politiche concrete e innovative nel campo della parità di genere, Confcommercio VdA ha allo studio l’istituzione di un riconoscimento che intende premiare quelle piccole o medie imprese che si distinguono nella valorizzazione delle risorse femminili.

red.eco/ip

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