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Chez Nous | 14 settembre 2019, 12:01

Basta squadre materasso

Basta squadre materasso

Non basta saper scegliere i migliori collaboratori possibili e metterli insieme per ottenere una squadra vincente. Per creare un team che raggiunga gli obiettivi attesi e soprattutto mantenerla tale nel tempo occorre gestirla con il giusto stile di leadership, evitando i classici comunissimi errori che i capi frequentemente commettono, spesso senza averne consapevolezza.

Questo è quanto insegnano i manuali e cosa dicono gli esperti in management e in gestione risorse umane. E il problema della Valle d’Aosta è proprio generato dal fatto che non sono più in campo le migliori risorse possibili e per giunta non fanno squadra o meglio formano una squadra materasso.

La saggezza popolare cita un vecchio adagio: il pesce puzza dalla testa, facendo riferimento alla rilevanza che ha l’abilità di chi è in testa alle organizzazioni. Basta fare una disamina; sarebbe troppo facile fare nomi e cognomi ma si rischia di offendere i tanti che non hanno consapevolezza dei propri limiti e assumono, comunque, incarichi di responsabilità inarrivabili per i mediocri nella società civile e imprenditoriale.

Le nostre squadre non sanno svolgere il ruolo e le nostre riserve in campo calciano l’un contro l’altro per motivi personali con l’obiettivo di salvare la poltrona. Tutto questo perché mancano i leader e una leadership. Leader e leadership necessari perché  avere un buon leader a capo delle forze politiche è di vitale importanza per progettare, elaborare, proporre.

La Valle si sta desertificando culturalmente, imprenditorialmente, culturalmente e politicamente perché tutti aspettano un ruolo di responsabilità per uscire dal guscio. Oggi servono persone di buona volontà con voglia di fare e di crescere, con voglia di mettere a disposizione della comunità le proprie esperienze e capacità , servono donne e uomini con la passione del bene comune.

Altrimenti continuerà emergere la mediocrità, l’arroganza ed i poltronisti. Siamo alla vigilia di una nuova crisi politica in regione. L’esiguità dei voti a disposizione della maggioranza condizionano l’attività politico-legislativa ma anche amministrativa. Le avvisagli sono davanti agli occhi di tutti ma tutti fingono di non vedere e capire. La poltrona è troppo importante.

E così la Giunta Fosson è sotto scacco perché ognuno è autorizzato a porre ricatti e minacce. La potrebbe salvare solo un atto di responsabilità del Movimento 5 Stelle visto che il senatore unionista da dato il sostegno al governo Conte 2 senza nemmeno un straccio di incarico; si era parlato di un posto da Sottosegretario ma il voto del nostre senatore al momento conta poco. Per i finti leader oggi attivi chez nous la Valle d’Aosta finisce a Pont-Saint-Martin.

Nessuno degli autonomisti ha  creato rapporti stretti di collaborazione con forze di Governo. Ci si avvicina alle elezioni comunali e al momento tutto langue. Nessuno propone progetti politici credibili. Tutti pensano al candidato al sindaco, quando è necessario, invece, elaborare un progetto attorno al quale creare il consenso e scegliere chi potrebbe essere il leader per l’attuazione del programma.

L’associazione di volontariato culturale Comunque Valdostani ha avviato l’organizzazione di un laboratorio di idee per contribuire rilanciare la Petite Patrie partendo dai sindaci, creando una forte squadra.

Siamo stufi delle squadre materasso.

piero.minuzzo@gmail.com

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