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FEDE E RELIGIONI | 22 giugno 2019, 18:00

Domani domenica 23 giugno saint Joseph Cafasso

Non abituatevi mai alla Messa. (san Pio da Pietrelcina)

Domani domenica 23 giugno saint Joseph Cafasso

AGENDA DEL VESCOVO DI AOSTA MONS. FRANCO LOVIGNANA

Domenica 23 giugno

Chiesa Santuario dell'Immacolata - ore 18.00

S. Messa e processione per la Solennità del Corpus Domini

Lunedì 24 giugno

Vescovado – mattino

Udienze

Martedì 25 giugno

Vescovado – mattino

Udienze

Curia Vescovile - ore 20.30

Incontro con i Responsabili degli Uffici pastorali diocesani

Mercoledì 26 giugno

Aosta, Seminario Maggiore – mattino

Incontro con i Responsabili degli Uffici pastorali regionali

di Piemonte e Valle d'Aosta

Chiesa Collegiata di Sant'Orso - ore 18.30

S. Messa in onore della Beata Nemesia

*Le Messager Valdotain domenica 23 giugno saint Joseph Cafasso

La Chiesa celebra Corpus Domini

Con questa festa onoriamo e adoriamo il “Corpo del Signore”, spezzato e donato per la salvezza di tutti gli uomini, fatto cibo per sostenere la nostra “vita nello Spirito”.  L’Eucaristia è la festa della fede, stimola e rafforza la fede. I nostri rapporti con Dio sono avvolti nel mistero: ci vuole un gran coraggio e una grande fede per dire: “Qui c’è il Signore!”.

La festa del Corpus Domini è la festa del Corpo del Signore, è la festa dell’Eucaristia. Per la presenza reale di Cristo, l’Eucaristia richiama direttamente alla memoria il mistero dell’Incarnazione, che costituisce l’asse portante e centrale della sua stessa realtà sia nella concezione teologica che pastorale. Poiché con il mistero dell’Incarnazione, l’uomo è stato come “divinizzato”, Cristo per assicurare nel tempo questa delicata e speciale identità all’uomo, si è costituito “pane” per alimentarlo spiritualmente lungo l’arco del tempo. L’Eucaristia, pertanto, è fundamentum et forma o fons et culmen della Chiesa, che, così, diventa la “continuazione storica dell’Incarnazione”, con il compito specifico di amministra tutti i beni della Redenzione, operata liberamente dallo stesso Cristo, e consegnato specialmente nel settenario sacramentale.

Pensiero magistralmente espresso e confermato modernamente dal concilio Vaticano II in diversi documenti. I principali. Attraverso questo settenario, i credenti “si uniscono in modo arcano e reale a Cristo sofferente e glorioso… [E specialmente] nella frazione del pane eucaristico, partecipando noi realmente nel Corpo del Signore, siamo elevati alla comunione con Lui e tra di noi… Così noi tutti diventiamo membri di quel Corpo… [di cui] il capo è Cristo… l’immagine dell’invisibile Dio, e in Lui tutto è stato creato” (LG 7). L’“Eucaristia, come centro vertice della storia della salvezza, rende presente quel Cristo, che della salvezza è l’autore” (AG 9). “Nell’Eucaristia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso Cristo…che, mediante la sua Carne… dà vita agli uomini”, confermando “nel suo Sangue la Nuova Alleanza” (PO 5. 4). Per mezzo dell’Eucaristia “i fedeli hanno accesso al Padre per il Figlio, Verbo Incarnato, che ha sofferto ed è stato glorificato, nell’effusione dello Spirito santo, ed arrivano alla comunione con la santissima Trinità” (UR 15); “con il sacramento del pane eucaristico viene rappresentata e realizzata l’unità dei fedeli che costituiscono un solo corpo in Cristo” (LG 3).

Il sole sorge alle ore 5,29 e tramonta alle ore 21,23.

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