A tempo di record, al termine di una 'caccia' che ha coinvolto decine di agenti delle diverse sezioni, la polizia di Aosta ha catturato nella notte i presunti rapinatori del minimarket La Bottega in Corso St-Martin ad Aosta. Si tratta di Paolo Formento, 32 anni e di Devid Mex (22), residenti ad Aosta; sono stati sottoposti a fermo giudiziario nel carcere di Brissogne in attesa della convalida del fermo dal parte del gip del tribunale aostano, prevista per domattina.
Sono sospettati anche del 'colpo' di sabato scorso, 8 giugno, alla farmacia Comunale 2 di corso Ivrea. Tante le analogie: il giorno scelto è il sabato; il momento è lo stesso, ovvero l'ora che precede la chiusura del negozio; la modalità è identica: pistola puntata contro il titolare (evitando di coinvolgere i clienti) e minaccia rituale, 'dammi i soldi e nessuno si fa male'; nelle immediate vicinanze dei negozi non vi sono videocamere di sorveglianza; la fuga avviene su due ruote, anche se nel primo caso si è trattato di una bici, nel secondo di una moto.
Una differenza importante c'è: nel primo 'colpo' avrebbe agito un solo uomo (ma è possibile che il complice attendesse più distante), nel secondo sicuramente due.
Al lavoro le sezioni squadra Mobile (guidata dal dirigente Eleonora Cognigni), Volante e Scientifica che sono state impegnate attivamente nella caccia ai malviventi. Ieri, verso le 18,30, i due sospettati armati di pistola, rinvenuta dai poliziotti e risultata poi un giocattolo, sono entrati nel minimarket 'La Bottega' in via Saint-Martin de Corléans e si sono fatti consegnare l'incasso dal titolare.
Tutto è durato meno di un minuto; nessuno è rimasto ferito; preso il bottino (in corso di quantificazione) i due si sono dileguati a bordo di una moto con targa coperta che alcuni testimoni hanno definito "piuttosto grossa". E' stata proprio la descrizione resa alla polizia da alcuni testimoni a consentire l'identificazione di Mex e Formento, già noti alle Forze dell'ordine. Mex, soprattutto, ha trascorsi criminali singolari: tra il 2017 e il 2018 era stato denunciato per atti osceni commessi soprattutto a Ivrea ed era stato condannato il 17 ottobre scorso, dal Tribunale eporediese, a 5 mesi di reclusione per atti osceni. Nel 2017 era stato condannato a tre anni e otto mesi di reclusione e 10.000 euro di multa per spaccio di sostanze stupefacenti. Era stato coinvolto nell'inchiesta 'Il postino' dei carabinieri del Nucleo operativo di Chatillon e Saint-Vincent, riguardante un giro di droga acquistata nel web sommerso (il 'deep web') e ricevuta via posta per poi essere smerciata ad altri giovani residenti in media Valle. Si trattava in particolare di marijuana, hashish, lsd ed eroina, pagate perlopiù in bitcoin.