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AMBIENTE | 30 maggio 2019, 09:24

Turisti in calo in Valle ma albergatori comunque soddisfatti

Turisti in calo in Valle ma albergatori comunque soddisfatti

In base ai primi dati resi noti, in Valle d’Aosta nei primi tre mesi del 2019 vi sono stati 1,1 milioni di presenze e oltre 340.000 arrivi, registrando un calo, rispettivamente del 4% e del 2%, rispetto allo stesso trimestre del 2018.

In generale, la regione ha perso 50.000 presenze ed ha assistito ad una riduzione, seppur di poco, della permanenza media (3,5 nel 2019 contro il 3,6 del 2018). Oltre a ciò, sia gli ospiti italiani che quelli stranieri sono diminuiti del 4% circa, i primi soprattutto nel mese di febbraio mentre i secondi di più a marzo. Nello stesso periodo, il tasso di occupazione netto registrato nelle differenti tipologie ricettive valdostane è in calo (tra il -1% e il -10%) rispetto al precedente inverno, tranne per i bed & breakfast che tendono ad aumentare la loro occupazione di quasi il 3%.

In attesa dei dati ufficiali, disponibili tra qualche mese, l’Osservatorio turistico della Valle d’Aosta e turismOK, società specializzata nel management e marketing turistico di montagna, hanno realizzato l’ormai consueta indagine sul turismo invernale nella nostra regione e i dati che ne emergono mettono in evidenza aspetti molto interessanti.

La ricerca ha visto il coinvolgimento di un campione sufficientemente rappresentativo della realtà valdostana: 240 strutture ricettive, pari a circa il 20% del totale, equamente ripartite per tipologia, categoria e comprensorio turistico.

Nell’inverno 2018/2019 il 60% degli operatori turistici della Valle d’Aosta ha dichiarato di sentirsi soddisfatto dell’andamento complessivo della stagione. Questo dato, pur essendo buono, se paragonato a quello registrato negli ultimi anni presenta valori inferiori ed evidenzia una flessione negativa media del 20% per quanto concerne la percezione positiva dell’intera stagione.

A livello di comprensorio, gli operatori turistici maggiormente soddisfatti sono quelli dell’area Monte Cervino e di Aosta e dintorni. Complessivamente, tutti gli intervistati dei differenti territori hanno messo in evidenza le medesime criticità in termini di minor soddisfazione rispetto agli stessi peridi degli anni scorsi ad eccezione di quelli presenti nella Valtournenche, ad Aosta e nel comprensorio turistico del Gran San Bernardo che, al contrario, hanno percepito aspetti leggermente migliori rispetto a quella precedente.

i.d.

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