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CISL VdA | 18 maggio 2019, 09:57

Dal 9 all’11 luglio a Roma la Conferenza organizzativa nazionale per rafforzare il sindacato di prossimita’ e ripartire dalle 'periferie esistenziali'

Si svolgera’ a Roma dal 9 al 11 luglio la Conferenza organizzativa nazionale della Cisl: e’ quanto ha deliberato oggi il Consiglio Generale della Cisl riunito a Roma

Dal 9 all’11 luglio a Roma la Conferenza organizzativa nazionale per rafforzare il sindacato di prossimita’ e ripartire dalle 'periferie esistenziali'

“Vogliamo consolidare i risultati fin qui raggiunti sul piano organizzativo, investendo in un impegnativa stagione di risindacalizzazione del mondo del lavoro e della societa’, condizione per affrontare le nuove sfide alle quali deve rispondere il movimento sindacale”, ha sottolineato la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan concludendo i lavori del parlamentino del sindacato di via po.

Per Jean Dondeynaz, segretario generale Cisl VdA, "Significa rilanciare il nostro ruolo di sindacato di "prossimità", in quelle “periferie esistenziali “ che Papa Francesco ha indicato come le nuove frontiere della fraternità, dove il disagio e’ forte e la dignita’ delle persone e’ ogni giorno messa in discussione. Questo significa impegno contrattuale, formativo ed un investimento straordinario per aprire nuove sedi dove la povertà sfocia oggi in disperazione".

Lo deve fare un grande sindacato come la Cisl, ma potrebbe diventare anche quel percorso concreto e dal basso verso il sindacato unitario che parte proprio dagli ultimi, per affermare una visione della realtà che metta al centro il valore della persona, della vita, dell’importanza del dialogo sociale, della democrazia come strumento di partecipazione e di riscatto civile. Questo significa stare insieme.

"L’unità del sindacato - sottolinea Annamaria Furlan - deve servire anche a questo obiettivo, perché la nostra è la cultura positiva che può combattere la solitudine di tante persone e l’indifferenza della societa’, fare anche da argine al razzismo, ai fantasmi del passato, alla sfida dei nazional- populismi, ad arrestare la visione miope e pericolosa di chi punta alla disgregazione per affermare solo la logica del più forte”.

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