Stazioni Quaresimali-Itinerario battesimale verso la Veglia Pasquale
Tutti i mercoledì di Quaresima, h 18.00 Eucaristia presieduta dal Vescovo, segue Adorazione Eucaristica fino alle 20 con possibilità di celebrare il Sacramente della Confessione.
È possibile rinunciare al pasto serale e offrire l’equivalente in denaro, così come la colletta, per il Centro Accoglienza alla Vita della nostra diocesi.
mercoledì 10 aprile alle 18.00 presso la chiesa di Saint-Matin de Corleans
Via Crucis
Tutti i venerdì di quaresima in Cattedrale a partire da venerdì 08 marzo.
Vespri
Tutti i martedì di quaresima alle 18 a Santo Stefano.
Quaresima di fraternità
Durante la quaresima raccogliamo offerte per i missionari valdostani in servizio nel mondo. Potete lasciare al parroco o in chiesa una busta con scritto "Quaresima di fraternità".
Indicazioni sul digiuno e l’astinenza
Tutti i fedeli sono tenuti a fare penitenza, ciascuno a proprio modo; ma perché tutti siano tra loro uniti da una comune osservanza della penitenza, vengono stabiliti dei giorni penitenziali in cui i fedeli attendano in modo speciale alla preghie-ra, facciano opere di pietà e di carità, sacrifichino se stessi compiendo più fedelmente i propri doveri e soprattutto osservando il digiuno e l’astinenza (dal canone 1249).
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po’ di cibo al mattino e alla sera. La legge dell’astinenza proibisce l’uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande che sono da considerarsi particolarmente ricercati e costosi. Il digiuno e l’astinenza devono essere osservati il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì della Passione e Morte del Signore. L’astinenza deve essere osser-vata in tutti e singoli venerdì di Quaresima. Sono tenuti alla legge del digiuno tutti i maggiorenni fino al 60° anno iniziato e alla legge dell’astinenza coloro che hanno compiuto i 14 anni. Sono dispensate dagli obblighi le persone che hanno gravi problemi di salute.
AGENDA DEL VESCOVO DI AOSTA MONS. FRANCO LOVIGNANA
Lunedì 8-Mercoledì 10 aprile
Roma
Comitato CEI per la valutazione dei progetti di intervento
a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell'edilizia di culto
Giovedì 11 aprile
Cattedrale - ore 11.00
S. Messa per le Forze Armate in preparazione alla Santa Pasqua
Vescovado - pomeriggio
Udienze
Sabato 12 aprile
Cattedrale - Pont Suaz - ore 6.00
Pellegrinaggio mensile a N.-D. de Pitié
Casa Circondariale di Brissogne - ore 14.00 e ore 15.00
S. Messe in preparazione alla Santa Pasqua
Domenica 14 aprile
Chiesa di Santo Stefano - Cattedrale - ore 10.00
Processione e S. Messa della Domenica delle Palme e della Passione del Signore
La Salle - ore 15.00
Benedizione lavori di adeguamento della Casa Famiglia
•Le Messager Valdotain ricorda mercoledì 10 aprile saint Ezéchiel
La Chiesa onora San Terenzio e compagni Martiri di Cartagine
S. Terenzio è il capo di un gruppo di martiri di origine orientale, uccisi a Cartagine per ordine del ‘prefetto d’Africa’ Fortunaziano, al tempo dell’imperatore Decio. Questi aveva emanato un decreto di persecuzione e condanna al supplizio contro tutti coloro che non avessero rinnegato il Cristianesimo.
Ci furono parecchie defezioni ma Terenzio e altri trentanove compagni decisero di non cedere, seguì l’arresto e il processo in tribunale, anche qui, benché sollecitati e poi torturati con supplizi vari, non lasciarono la loro fede, anzi fu proprio Terenzio a rispondere per tutti, con la sua pubblica professione cristiana, a tal punto il prefetto li condannò a morte tramite decapitazione.
Si conoscono i nomi di alcuni compagni di martirio, forse persone più in vista: Africano, Massimo, Pompeo, Zenone, Alessandro, Teodoro.
Alla fine del IV secolo, sotto l’imperatore bizantino Teodosio il Grande, i loro corpi furono traslati a Costantinopoli.
Almeno otto fonti agiografiche narrano la loro ‘Passio’ ponendo la celebrazione liturgica chi il 5, chi l’11 ma il giorno più usato è il 10 aprile.
Il nome è di origine latina e significa ‘nativo di Taranto’ ma può avere il significato di ‘tenero, molle, delicato’ secondo alcuni studiosi di etimologia.
Il sole sorge alle ore 6,52 e tramonta alle ore 20,01.