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ATTUALITÀ ECONOMIA | 02 aprile 2019, 18:41

Crisi Casino, au Rolando, 'non siamo killer sociali, fallimento è ancora possibile'

Filippo Rolando insieme ad alcuni legali all'ingresso del tribunale di Aosta (immagine di archivio)

Filippo Rolando insieme ad alcuni legali all'ingresso del tribunale di Aosta (immagine di archivio)

"Siamo severi perchè dobbiamo esserlo e il momento lo impone, ma non siamo dei killer sociali. Si taglia dove si deve tagliare, in base a un piano che seguiamo in modo pedestre, cercando di tenere in piedi la macchina". Lo ha detto oggi l'amministratore unico della Casinò de la Vallée spa, Filippo Rolando, durante una conferenza stampa organizzata in merito al piano di concordato preventivo depositato in Tribunale.

Rolando ha aggiunto: "Stiamo facendo i licenziamenti uno ad uno, tutti i casi sono diversi. Si tratta di licenziamenti in sede protetta. Rispetteremo quello che è stato scritto".

"Senza l'accordo raggiunto con i sindacati dopo una trattativa difficile - ha precisato - sarebbero stati semplicemente licenziati i più giovani, invece abbiamo scelto di accompagnare i più anziani alla pensione".

L'Au ha poi ricordato quanto scritto nel piano stesso, ovvero che "La soluzione liquidatoria (sia con il fallimento sia con un concordato senza continuità aziendale, ndr) per il Casino porterebbe delle conseguenze pesantissime" e che senza il concordato "non potrebbero essere pagati nemmeno tutti i debiti verso i dipendenti".

La soluzione liquidatoria avrebbe comportato, tra l'altro, l'interruzione della "garanzia per il futuro della generazione dei flussi di cassa di oltre 52 milioni di euro messi a disposizione dei creditori sociali", "l'esondazione di oltre 400 lavoratori tuttora attivi e gli eventuali maggiori oneri, con gravissimi danni in termini economici e sociali nel territorio" e "la necessità di interrompere i rapporti con i fornitori, comportando con molta probabilità l'insorgere di cause per il risarcimento del danno".

"Il fallimento è uno scenario ancora possibile -ha sottolineato Rolando - abbiamo passato il primo ostacolo, ora i creditori chirografi devono votare e accettare il piano. Alla fine del quinquennio dobbiamo arrivare a debito zero e adesso occorre rispettare le fasi con rigore. Bisogna essere veloci, discontinui con il passato e in linea con la legge. Questo è un concordato che propone un'offerta più che dignitosa. Non sono previsti improbabili rilanci, si investe ciò che è legato alla gestione amministrativa. Non ci sono sogni irrealizzabili, ma mini marketing ovvero sorrisi e un buon approccio con i clienti". Per i creditori chirografi la percentuale di restituzione prevista nel piano è del 78%. "Ad oggi - ha concluso - l'attuale gestione non ha accumulato debito, segno che la società può reggersi in piedi". 

red. eco.

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