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ISTRUZIONE E FORMAZIONE | 07 marzo 2019, 09:59

I cuochi delle mense scolastiche a lezione di cucina sana con il Celva

Al via la formazione dedicata all’alimentazione per la prevenzione tumorale. 11 i cuochi a lezione di cucina, espressamente dedicata agli alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado

I cuochi delle mense scolastiche a lezione di cucina sana con il Celva

Promuovere la salute e la crescita in salute dei ragazzi, a partire dalla scuola: il Celva coinvolge i cuochi e gli addetti alla ristorazione delle mense scolastiche dei Comuni in un impegno formativo tutto dedicato all’alimentazione, intesa come attività di prevenzione tumorale, all’insegna del gusto e dell’uso di alimenti stagionali e a km zero.

Il primo appuntamento si è svolto lunedì 4 marzo all’Istituto professionale regionale alberghiero di Châtillon, sotto la guida di Giovanni Allegro, chef e docente della Fondazione IRCCS - Istituto Tumori di Milano. Sono stati 11 i cuochi a lezione di cucina, espressamente dedicata agli alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.

Sottolinea Giulio Grosjacques, responsabile politico dell’iniziativa per il Celva: “Gli amministratori locali sono sensibili nel proporre una corretta alimentazione sulle tavole delle mense scolastiche. Incentiviamo l’uso di materie prime locali, fresche e di facile reperibilità, che devono essere correttamente lavorate da parte del nostro personale dipendente e delle cooperative a cui alcuni enti hanno affidato il servizio. È un percorso – rammenta Grosjacques - che è partito anni fa con il progetto “Io mangio valdostano” e che oggi si declina in una rinnovata attenzione, anche nell’ambito della nostra proposta formativa associata.”

Dopo l’introduzione di Anna Maria Covarino, dirigente medico del dipartimento di prevenzione dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta, una prima parte teorica è stata dedicata all’incidenza dell’alimentazione sulle principali patologie e agli errori dell’alimentazione moderna, nonché ai fattori metabolici che favoriscono le malattie. La presentazione dei dati dell’Istituto Superiore di Sanità sullo stato nutrizionale dei bambini in Italia e le raccomandazioni generali sulla prevenzione hanno introdotto la parte più pratica della giornata.

Nelle cucine dell’Ipra, i partecipanti si sono poi misurati su zuppe e minestre e primi piatti con pasta e cereali integrali; l’attenzione ai cibi di qualità, prodotti localmente, e l’uso appropriato di proteine animali e vegetali sono stati richiamati fra gli aspetti più importanti da attuare per chi opera dietro ai fornelli delle mense.

Un secondo laboratorio ha approfondito la cura dell’aspetto del cibo per migliorarne l’accettabilità, la preparazione e l’impiattamento delle verdure e la proposta di una pasticceria equilibrata per dolci buoni e salutari.

Visto l’interesse l’attenzione suscitato da questo primo evento, Giulio Grosjacques (nella foto) sottolinea come “abbiamo previsto una seconda formazione per i cuochi, da svolgersi prima dell’avvio del prossimo anno scolastico, valutando anche il coinvolgimento dei responsabili degli acquisti dei Comuni. Il suggerimento ci è arrivato dallo chef Allegro, per rendere sempre più concreti nei menù delle mense spunti e alternative alimentari che siano salubri e gustose. Voglio infine ringraziare tutta la direzione dell’IPRA, e in particolare il coordinatore dei laboratori, Corrado Oreiller, per averci messo a disposizione a titolo gratuito le sale e le cucine”.

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