Come vuole la tradizione, è iniziata anche quest'anno alle 19,30, dopo la Santa Messa nella chiesa di Sant'Orso, la Veillà della 1019esima Foire de Saint-Ours; una notte 'enogastronomica', di divertimento e musica, che si svolge 'en plein air' e in diverse cantine cittadine e che riscalda la città come e più di una notte bianca, coinvolgendo insieme giovani e anziani, residenti e turisti, all'insegna dell'allegria.
La Veillà anima da centinaia di anni le due giornate di Fiera, e oggi offre ai partecipanti l'imperdibile spaccato di una delle tradizioni più sentite dalla comunità valdostana.
Anche ieri migliaia di persone si sono riversate nelle vie del centro storico di Aosta a partire dalla chiusura dei banchi degli artigiani, tra spettacoli folkloristici ed esibizioni musicali durante le quali non è raro essere coinvolti in danze tipiche o nei canti di corali improvvisate. Le storiche 'crotte' del centro città vengono aperte ai visitatori: si offrono salumi, formaggi, vino, ci scalda in compagnia al suono delle fisarmoniche, in un'allegra atmosfera conviviale che dura fino alle prime luci dell'alba.
Da qualche anno, poi, anche i più piccoli hanno una loro veillà in orario pomeridiano, la 'Veillà di Petchou'. Ieri alla Cittadella dei Giovani i bambini hanno avuto l'occasione di scoprire aspetti relativi all'agricoltura, all'artigianato, al folclore locale, con giochi e laboratori proposti dagli studenti delle scuole superiori valdostane.