Nella sua azione in Consiglio comunale ad Aosta la Lega e il Consigliere Etienne Andrione, sin dal 2015, hanno lavorato per mettere in guardia le istituzioni contro i rischi di infiltrazioni mafiose, insistendo a lungo per la creazione di un Osservartorio comunale per la legalità.
Accolta con freddezza dall'attuale maggioranza, la proposta è stata accolta solo a novembre 2018 con la creazione dell’Osservatorio comunale permanente per la legalità e la lotta alla criminalità organizzata.
Non stupisce che la proposta sia stata approvata così tardivamente e sia stata a lungo vittima di ostruzionismo da parte di una maggioranza il cui massimo rappresentante bollava come «improvvide» le dichiarazioni della Presidente della Commissione parlamentare antimafia che denunciava come la criminalità organizzata condizionasse la politica valdostana e le sue scelte.
Stupiscono però, e lasciano esterrefatti, le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco del capoluogo in seguito alla conferenza stampa della Procura della Repubblica di Torino. Secondo gli inquirenti, il primo cittadino avrebbe rifiutato l'appoggio del locale di ‘ndrangheta in occasione delle elezioni comunali del maggio 2015 ma non denunciò il fatto alle autorità competenti perché non ha considerato «l’episodio di una rilevanza tale da doverlo denunciare».